SISTEMA. CURTENSE 105 Dove invece si forma o resiste il villaggio, come unione di liberi proprietari e coltivatori, entro il vincolo della vicinia, questa mantiene una certa organizzazione interna e una personalità giuridica, e si presenta come un nucleo sociale, che ha un possesso fondiario comune e che ha un regolamento interno di polizia e di difesa. Alla corte si riallacciano in parte le scarse attività delle industrie e dei commerci, le quali continuano le tradizioni della divisione del lavoro. Generalmente ogni grande corte rurale raccoglie anche gli operai adibiti tanto alla fabbricazione degli strumenti necessari alla vita curtense ed agricola, quanto alla elaborazione dei prodotti; come i fabbri, i sarti, i fornai, accanto ai porcai, ai caprai, ai cavallari. Ciò era anche nei grandi possessi dell’età romana; ma ora è sistema ordinario della vita industriale. Lo smercio dei prodotti, sopravanzati ai bisogni del gruppo agricolo, avviene nei piccoli mercati interni della corte o in un più ampio mercato organizzato fra più corti. Ma il sistema curtense, per quanto prevalente nella economia fondiaria, non occupa che una parte della vita economica italiana. La continuità non interrotta dell’attività urbana (§ 50) e la persistenza di uno stretto rapporto economico fra la città e la campagna salvarono l’economia italiana dalla uniformità e dalla rigidezza del sistema curtense, che altrove, specialmente in Francia e in Germania, dominò la vita economica locale (1). E di fatto la città divenne anche per i Lon- (1) Fin dal 1898, caratterizzando le singolarità del sistema curtense italiano, ho tenuto conto di queste differenze. A coloro cho persistono a ritenere che io abbia trasportato il sistema curtense germanico in Italia, non ho cho a rispondere che da tale errore mi sono sempre guardato. Ritenni invece necessario di descrivere anche per l’Italia quella speciale organizzazione fondiaria, che si formò, specialmente nelle campagne, alla •ine del periodo imperiale e che non si ruppe se non coi Comuni ; organizzazione che è divèrsa dall’economia domestica e non è ancora quella del mestiere, e che giova a spiegare più tardi lo sviluppo del feudo. Il