4* dmémtzt ia f*lù* cattighi »cgeva freqwnte la n re mi là di amnistie nelle occasioni solenni o in certe feste prestabilite alla cui vigili* naturalmente gli allievi più spregiudicati si lasciavano andare a mancanze nella certezza di non scontarne la pena. In tempi di individualismo romantico molta disciplina era ceno necessaria, ma si esagerava isolando periino quasi completamente i futuri ufficiali dalle loro famiglie Nulla, assolutamente, era concesso alla vita affettiva di quegli adolescenti che si volevano trasformare in freddi e resistenti marinai ai servizio esclusivo della marina regia. Ma le troppe costrizioni mai attenuate da affetti provocavano negli animi meno generosi antipatiche reazioni che formarono addirittura un costume tradizionalmente ammesso: le Carnose angherie degli allievi più anziani ver» i più giovani, i coridetti " pivetti ", che venivano beffati e oppressi in cento modi dalla prepotenza dei camerati dei cord superiori; slego degli istinti repressi dalla disciplina e vendetta delle «opcrchieric che a loro volta avevano dovuto subire, l'na tacita consuetudine obbligava i minori a non ribellarsi, a non difendersi nemmeno con la denuncia dei persecutori Appellarsi agli ufficiali non serviva, anzi era considerato gesto codardo e ver-gogna». Ih cono in carso la mala tradizione si ripeteva prolungando una odimi calma che poi fu arduo spezzare quando a 06 finalmente u decisero i riformatori della nuova Accademia di Livorno dove la consuetudine ti era trapuntata dalle vecchie Scuole. È necessario tuttavia ri-cordare che il «atema era proprio di tutte le marine militari. compresa (‘inglese r la francese. Solo pochissimi allievi di carattere p*u forte e risoluto riuscirono a «ottrar-v*u impone minai al rispetto degli anziani: Cagni, per esempio, nnsur«> i»i mai infastidirlo, ma altri, più deboli, dovettero perfino rinuariare a frequentare la Scuola. A Gè» nova la disciplina ufficiale imponeva che, dopo «contata una pMinw, l'albero «■ presentasse al comandante per ringraziarlo liwtile reclamare fj fu anzi un istruttore - il futuro primo comandante dell Accademia eli Livorno, IVI Santo che se qualche giovane ti presentava per re» clamare, gb chiedeva enei «ria gebda e olimpica: « Llla reclama percM tra«« 0 castigo troppo lieve o troppo forte ? •