152 PERIODO BARBARICO [§ 26] Summa perusina, perchè contenuto in un manoscritto (sec. X) della biblioteca Capitolare di Perugia, ma dal compilatore presentato col titolo di Adnotationes codician domini Justiniani. È una raccolta dei sommari delle singole costituzioni contenute nei primi otto libri del codice giustinianeo ; sommari che il Patetta congettura fossero da uu autore ignoto composti per utilità di consultazione e disposti. in margine alle singole leggi, e poi da un giureconsulto o da un copista venissero raccolte in un testo a parte, senza più trascrivere il dispositivo delle leggi, e serbando solo le iscrizioni aceanto ai eom-'pendi. Li’ età dei sommari può essere assegnata alla fine del secolo VII o alla prima metà del secolo Vili; ma la loro raccolta, nel testo della Summa, sembra alquanto posteriore, e probabilmente molto prossima alla fine del secolo IX. Dalla autorità legislativa che il compendio ebbe nel territorio romano, attestato da documenti dei secoli X e XI, e dai caratteri esterni del manoscritto, si può congetturare che la Summa perusina abbia la sua patria in Roma o nel territorio immediatamente adiacente, sulla fine del secolo IX. Questa opera ha forme rozze, ma è sommamente notevole per la ricostruzione del diritto volgare italiano dell’ alto medio evo. A vantaggio della Chiesa, sulla fine del secolo IX, si compone una raccolta di leggi romane, che ha titolo di Lex romana canonice compia. Essa adopera principalmente le Istituzioni, il Codice e 1’ Epitome Juliani ; e per questo, e perchè contiene alcuni capitoli sui privilegi della chiesa di Costantinopoli e di altre chiese orientali, sembra composta in Italia (si è pensato a Ravenna o a Bobbio dove fu un’ importante centro monastico di studi), verso la fine del secolo IX, allorché in questa città si rinnovarono più vive le forze della cultura, per la rivalità con la Roma papale. Essa ha lo scopo di esporre i capitula Romanae legìs ad cánones pertinentia.