NOBILI E ARIMÀNNI 109 da libero esercitale e la manomissione armata sono i modi per entrare nell’ordine del popolo; e la dignità della persona è segnata dal prezzo, cioè dal guidrigildo (wehrgeld), che deve essere pagato agli eredi legittimi, in caso di omicidio. Perciò il valore sociale di questa classe è tutto nel fatto che essa entra senz’altro nella protezione giuridica piena della costituzione germanica, ed ha per sè il diritto dell’armi e il possesso fondiario. Nell'epoca storica è già avviato il movimento di alcuni liberi per conseguire privilegi e per distinguersi così dai semplici liberi. Nel diritto longobardo, il guidrigildo normale del semplice esercitale era fissato a 150 soldi: ma esso veniva raddoppiato, allorché si trattava di persone di rango elevato, e talora anche aggravato da speciali multe. In ogni caso i giudici avevano ormai autorità di fissarlo secundum qualìlatem personae (1). Su questa classe si eleva veramente quella dei nobili, che le fonti germaniche designano come adalingi, ossia come nati da antiche schiatte; una classe non molto numerosa, che era dotata ereditariamente di un guidrigildo più elevato e che dinanzi ai tribunali vantava una fede più piena. L’origine di questa nobiltà è oscura: la leggenda attribuisce spesso discendenza divina alle persone che vi appartengono, onde pare vincolata ad antiche caste sacerdotali o ad alte cariche della costituzione primitiva. Da questa classe il popolo sceglie i capi dell’organizzazione politica Iprincipes). Più tardi si svolge una nobiltà, che procede dall’ufficio, dalle ricchezze, dalle cariche guadagnate nella vita pubblica, e che, con la nobiltà originaria, gode il privilegio singolare dell’esenzione dalle imposte (2), e intorno a questi capi si viene poi formando la nuova nobiltà d’ufficio più numerosa e più varia. (1) Littt., c. 62; cfr. Arechi, c. 4. (2) È un privilegio dei nobili, non di tutti i liberi, come vorrebbe Mayer.