78 PERIODO BIZANTINO confine o provincie limitanee (limes); ma che regolarmente tenevano il comando delle maggiori divisioni militari. Allorché, nei tempi bizantini, le esigenze della difesa si resero gravissime e i duchi divennero capi civili e militari delle provincie, nelle città e nei castelli, le antiche guarnigioni si trasformarono in milizie cittadine e stabili, dove il capo, il tribunus, tiene insieme poteri militari e civili, è rivestito talvolta degli onori della comitiva imperiale, e viene designato anche col titolo di comes. Da istituzioni romane a queste affini, forse, proviene almeno il nome deU’uffieiale goto, che, avendo il comando di una sezione dell’esercito, ebbe anche il potere giudiziario nelle controversie fra Goti, oltreché fra Goti e Romani. È questo il comes Gothorum, che fu in origine il capo indipendente '(graphio) dei gruppi popolari, in cui si ripartivano le schiatte germaniche, e poi, assoggettato dal potere monarchico, assunse la figura di ufficiale e magistrato pubblico, cui fu data la romana denominazione di comes. Più tardi, nel nuovo ordinamento dell'esercito bizantino, il comes, istituzione romana, rappresenta il capo di una particolare unità dell’esercito, ed ordinariamente il capo di una città. Nelle minori divisioni delle milizie, si serbano generalmente le forme e i titoli del tempo romano. Legioni, coorti, centurie, contubernia o manipoli non differiscono sostanzialmente dalle indicazioni bizantine di turme, nu-merus o bandi, pentarchie o decarchie; come ai maestri militari, ai duchi, ai tribuni, ai centenarii, ducenarii e primicerii, sembrano corrispondere gli esarchi, duchi, turmarchi, tribuni o conti, lociservatori e decarchi dei tempi più tardi. Ma le esigenze della difesa traggono, sul finire della età romana, a un profondo mutamento. Nel 440, l'imperatore Valentiniano III aboliva le leggi proibitive del porto d’arme per i cittadini, invitando tutti ad armarsi per la difesa del territorio ed imponendo a tutti la