n fxttun torte; Miti erano i tuni geni tori, «ani i costumi e le tradizioni della città natale: Asti romana sorgente con le sue chiesr e Ir tue torri mediorvali fra colli feraci dove il sole ■i concentra net vini schietti e dove tante battaglie furono combattute nel cono dei secoli. Alla nascita di Umberto ('.agni Torino era ancora la capitale del regno da poco costituito. Via nella giovane nazione il imo unitario era debole per la scarsa fusione dei vari elementi regionali, e il nuovo Stato risentiva profondamente della recente scomparsa del conte di Cavour. Quasi tutti i protagonisti del Risorgimento erano ancora sulla breccia per continuare l'opera del grande predecessore, ina la loro generazione era in declino per la stanchezza det-rimmeTM» ém compiuto e quasi stupita e sgomenta di ironie al suo sogno giovanile realizzato. Al territorio del regno mancavano le Venezie e Roma, mentre erano per-dutr Siria e la Savoia. Preme* a sempre più urgente il problema della capitale; poi bisognava consolidare il frutto delle guerre, dei martini, dei sacrifici. Ma la percezione degli scopi immediati o lantani era molto confusa, incerti i metodi per raggiungerli mentre i problemi da risolvere incalzavano infiniti e di sconcertante difficoltà: fondere gli , cioè lare gli Italiani, sistemare le finanze in di*or- !----creare un «recito ed una marina con tutti i nuclei delle fcm armate preesistenti nei diversi Stali della pe-nfcnia, superare i regionalismi, reprimere il brigantaggio, «montare mtereau di consorterie, migliorare l'agricol-*«*». creare l'induatrta, vincere formidabili inerzie accumulate nei secoli di daunwnr. riformare, unificare le leggi, dare truoir al popolo analfabeta e tutto un nuovo ritmo vitale al Pane per «Mirarlo dalla tutela delle potenzr stra-aèrre l fella maauribtle rami del volontarismo italiano cnMtMiavnsm a sprigionar** le gcnooie iniziative garibaldine. tprmo m contrailo con la prudenza necessaria e non ocremaria del governo. Pi opini nell'anno della nascila di Cngm lisansco NitUo correva imseme con Caròta ed altri pachi ad una impresa doperà la per l'indipendenza della ™*** e vi pensa mentre Garibaldi era fremo a Caprera dopo la frnta d’Aspromonte Tutto pareva fragile ed in-