[§ 9] CLASSI URBANE 45 pertanto fra le classi privilegiate, che erano in possesso delle alte cariche pubbliche e dei gradi elevati della milizia. Però alla fine del secolo VI, allorché si fece più assiduo il bisogno della difesa, una classe media di piccoli proprietari e di liberi, che aveva da lungo tempo dimesse le armi, forma una milizia urbana e locale e dà luogo ad una categoria di cittadini, detti anche milites, la quale, al disopra della plebe e al di sotto dei grandi proprietari e dei nobili, rappresenta la parte armata e indipendente della popolazione romana (exer-citus) ed ebbe più tardi un grande peso nella formazione del Comune (§ 93). Su questa classe si ergeva il supremo ordine dei cittadini, formato un tempo da coloro che portavano il titolo senatorio, a cui si aggregavano ora numerose persone elevate dal possesso fondiario e che avevano gerito le alte cariche cittadine, gli honorati. A ciò, è dovuto il mutamento dell’ indole della classe, che da grande corpo aristocratico, libero da ogni influsso provinciale, diventa aristoerazia locale di ricchi possessori, che coprono alte dignità pubbliche, civili o militari, che godono l’esenzione dai munera sordida e da altri aggravi generali, e che hanno la prevalenza nel governo. A questa classe appartevano i grandi proprietari romani; ma, anche nel tempo goto, con le dotazioni fondiarie attribuite all’ esercito, ad essa si erano andati ricongiungendo elementi nuovi, tratti dagli alti gradi della milizia, finché poi, al tempo del dominio bizantino, e con la prevalenza degli ordinamenti militari, il grande possesso fondiario sembra ormai stabilmente congiunto con l’alta gerarchia militare. Si è veduto, infatti, che tutto il decorso storico del periodo bizantino presiede a una lenta, ma sicura ascensione della classe militare, fra tutti gli altri ordini sociali. I capi della milizia barbarica si ornavano dei pomposi titoli di viri inlustres, sublimes; e tenevano di fatto la suprema direzione del governo. Le milizie