396 Console del mare di menzogne e di rancori fatta accanitamente, con risoluta intenzione che salta fuori ad ogni momento e che nessun discorso, nessuna proclamazione vale a cancellare ». « I francesi, i marinai francesi hanno portata per due mesi la coccarda jugoslava, la coccarda del nostro acerrimo nemico che da cento anni tormenta gli Italiani sotto tutte le forme più vili e più cruente. Un ufficiale francese si è inginocchiato in una delle nostre isole ed ha baciata la bandiera jugoslava dopo avere eccitata la popolazione croata contro di noi ». Concludeva: « La Francia sgomberi subito l’Adriatico, non si mischi più nei nostri affari, nostri, esclusivamente nostri, ed allora, caro amico, potremo ancora parlare di politica e dell’amicizia fra i due paesi ». Ma — segno dei tempi — proprio in quei giorni l’ammiraglio ricevette dal suo ministro una lettera di cortese ammonimento a non prendersela tanto a cuore. Non disposto a piegare, commentò: « Hanno una paura blu di essere compromessi. Credo che questa lettera si riferisca alla mia frase detta a Zara dal balcone municipale: “Vi abbraccio con tutta la Dalmazia”. Mi diverte immensamente. Vedi con che guanti bianchi mi trattano? Quale differenza solamente sei mesi fa quando di ogni cosa approfittavano per dirmi delle malignità. Sento che questo buon momento finale mi piazza ancor più nel mondo politico e civile che tutto il mio passato. Ciò si ripercuote in me in una grande serenità che mi permette di far meglio le cose. E poi un bel finir tutta la vita onora ». Con l’inizio della primavera venne anche ima giornata trionfale, quella in cui Cagni ebbe l’immensa soddisfazione di condurre a Venezia le grandi unità della flotta austriaca prese da lui. Era il bottino della guerra marittima che veniva finalmente messo al sicuro nel porto della Serenissima: un acquisto materiale, ma anche un rito conclusivo e simbolico. Venezia attendeva da giorni; finalmente nel pomeriggio del 24 marzo 1919 nell’orizzonte velato della laguna si profilarono le sagome delle grandi corazzate e delle unità minori scortate da ima nostra divisione. Come un predatore antico Cagni, imbarcato sul “ Nibbio”, accompagnava l’imponente convoglio. Quando 1’“Audace” che reca-