[§ 7] GOVERNO DEGLI OSTROGOTI 37 tolico; le magistrature conferite unicamente ai Romani; gli ordinamenti pubblici e privati di Roma conservati e difesi. Le schiere gotiche restavano anche in Italia nella posizione di federate, onde ai barbari non era concesso di occupare cariche civili o di contrarre matrimonio coi Romani. Per quanto in effetto, il potere sovrano della nuova monarchia gota si esercitasse pieno, la legittimità del governo aveva la. sua base giuridica nel riconoscimento, che l’impero orientale prestava, a titolo personale, ai re goti. Attratto dagli splendori dello Stato romano, Teodorico formò il disegno di costituire una forte, compatta e unitaria monarchia, e di rinnovare forse lo stesso impero d’Occidente, poiché ampliò il suo regno verso la Rezia, che restò compresa tra le provincie italiane e verso la Pannonia (504), conquistò contro i Franchi parte della Q-allia meridionale fino al Rodano, ricongiungendola al-l'Italia, resse il governo visigoto della Spagna come tutore del nipote Amalarico (510), e si pose in aperto contrasto coll’ Impero d’ Oriente. Era doppio proposito suo di governare con piena indipendenza lo Stato e principalmente di romanizzare i suoi Goti, adattandoli alla civiltà e alle istituzioni antiche e fondendo in un solo popolo i diversi elementi etnici d’Italia. Ma al primo proposito si opponeva la tenacia dell' antico concetto imperiale e il mal pacificato contrasto coll’Oriente, oltreché, in linea principale, la irregolabilità dell’arianesimo goto con il cattolicesimo romano, che proruppe in aperte guerre e vendette religiose: al secondo, l’immaturità della popolazione barbarica ad adattarsi alle forme evolute della civiltà romana. La morte di Teo-dorico (526) non fece che affrettare la fine del regno indebolito. La successione di Atalarico, riconosciuta dall’imperatore d’ Oriente, fu presto travolta in lunghe guerre esterne e in terribili dissensioni intestine, finché, spento Atalarico (534), e occupato il trono da Teodato, scoppiò più viva all’ interno la reazione gota contro le