'§ '97] GENESI E COSTITÜZ. DEI PARLAMENTI 559 fortemente costituito, anche di fronte al capo dello tato. Ma la figura dei parlamenti si completa con la appresentanza di quella classe, che sull’autonomia cit-adina fondava il diritto della propria attiva partecipazione alla vita politica: la classe borghese delle città, li' intervento di questa classe nelle pubbliche assemblee a carattere singolare ai parlamenti della nuova età, ìfferenziandoli da quelli dei tempi anteriori, e segna momento della loro perfetta formazione. I parlamenti non possono essere riguardati come una .appresentanza del paese o dello Stato, organicamente costituita in un corpo collettivo, per limitare l’azione le deliberazioni del sovrano. Essi non sono ' che la ¡unione di tre classi pienamente distinte, organizzate in forma corporativa, di fronte al re o al signore ter-itoriale; e dànno luogo, non già ad una rappresentanza ¡jolitica, scelta fra i più capaci, come oggi, ma ad una partecipazione diretta delle classi sociali al governo, in -oncorso col potere del monarca. E perciò sono una manifestazione dell’ autonomia medievale. Si distinguono ordinariamente in tre rami, detti bracci, stati o statuenti, in corrispondenza con le classi chiamate al parlamento: il braccio militare, baronale o leúdale, che aduna i possessori dei feudi e i cavalieri; il braccio ecclesiastico, che comprende i prelati delle chiese del regno, primati, vescovi e rappresentanza dei capitoli delle cattedrali; il braccio demaniale, municipale 0 reale, che raccoglie i sindaci o procuratori delle città dotate d'autonomia. Lo scopo della riunione è principalmente quello di deliberare sul buono stato e sulle riforme del regno; ma vi si aggiunge quello di fissare il donativo da prestarsi al sovrano e 1’ altro di trattare 1 negozi straordinari. Perciò la riunione è periodica, ogni tre o dieci anni. Precede una riunione solenne di tutti i bracci, dove si pronunciano dal re e dal capo del braccio ecclesiastico i discorsi d’apertura, e dove il sovrano presta il giuramento nell’ atto di salire il soglio.