— 107 — beg e di Mantiza Castriotta e la avevano fatta divorziare da Carlo Musacchio Thopia; dal Sultano Maometto, il quale1 ave-va formalmente promesso a Moisè il trono d’Albania; ed anche a causa della politica centralizzairice ; ed antifeudale che aveva iniziato Scanderbeg. con l’annettersi i principati e con l’unificarli poi nel suo reame. Il Sultano Maometto, dopo la battaglia di Uskub, persia so di non poter vincere Scanderbeg con la forza, risolvette di ricorrere ad altri mezzi e soleva ripetere che .Scanderbeg poteva esser vinto solamente da’ suoi compagni stessi, che lo Facevano invincibile. Si adoperò dunque a guadagnare lan ino di. Moisé, il quale e dagli Albanesi e dai Turchi era appellato un secondo Scanderbeg, e forse più temibile e maggiori1. SVI comandante di Sfetigrado gli offerse poi la corona dell’Albania, purché si fosse messo dalla, sua parte. Moisè fece buona ecoglienza a questa proposta e attendeva l’occasione al suo disegno. Allorché Scanderbeg lo chiamò all’assedio di Berat. Moisè rispose che la sua presenza era più necessaria ai concini. Frattanto, per fornire la prova della sua fedeltà al nuovo Signore, faceva palesi al Sultano ed al comandante di Berat i piani di Scanderbeg e il rischio in cui questa fortezza veniva ■' trovarsi. Scanderbeg intuì subito di esser tradito. L’assedio di.. Beta t era stato deciso alcuni giorni prima dallo stato maggiore, la deliberazione fu mantenuta segreta, e, all’infuori degli uf Sciali superiori, tutti gli altri pensavano che l’esercito albanese sarebbe andato contro Sfetigrado. Scanderbeg, non potei do conoscere chi l’aveva tradito, cominciò a dubitare di tutti gli ufficiali dello stato maggiore, ossia dei porporati della sua corte, nè sapeva più in chi potersi fidare. Ai lo luglio 1455 (183) con un esercito di 14.000 uomini itssediò Berat, lasciando 4000 soldati a guardia dei confini di ^ibra. L’indomani fece aprire il bombardamento contro la for b'zza. In meno di due giorni una parte delle mura cadde, una ¡’feccia fu aperta per farvi passare gli eserciti assediatiti e ;dl<>ra Scanderbeg ordinò un attacco generale. Il comandante ■"reo, allo "scopo di guadagnar tempo, cercò di entrare in trat-