— 35 — ostaggio i suoi quattro figli, sebbene i vecchi storici non stabiliscano in che anno lo colse questa calamità. Ma il Franza e Laonico mettono in relazione la disfatta di Giovanni Ca-striotta con l’assedio di Belgrado nel 1421 sì da far parere che l’un fatto segua • l’altro. Laonico, dopo averci narrato come il Sultano Murat levò l’assedio a Belgrado e passò ad attaccare il re di Bosnia, prosegue : « Confinante col regno di Bosnia è il principato di Stefano, figlio di Sandalo Hranicio, (l’odierno Novibazar). Tra questo principato e l’Epiro sono alcune città appartenenti a Venezia e il principato di Giovanni Castriotta, e dopo di questo si estende il principato di Arianita Comneno, la più parte del quale corre lungo il mare, fino ad Argirocastro, dove s’era stabilito un governatore del Sultano ; Murat saccheggiò i principati e dei Castriotta e dei Comneno; da costoro fu vinto (il primo) Giovanni e costretto con un esercito a seguire il Sultano dovunque avesse guerra » (72). Che il Sultano Murat abbia messo piede in Albania nel 1421 è provato anche da un’altra fonte: ai 21 luglio del 1421 la madre di Balscia III andò a Venezia per domandare l’aiuto della Repubblica contro il Sultano Murat, il quale in questo tempo aveva iniziato la conquista dell’Albania; il Senato di Venezia la ricevette con grandi onori, ma non mandò alcun aiuto a Balscia III, col quale Venezia era stata in guerra fin dal 1410; e Balscia III, con le poche sue forze, disfece l’esercito turco speditogli contro e morì vecchio alcun tempo dopo. Non ebbero eguale fortuna Giovanni Castriotta ed Arianita, i quali, essendo stati vinti, riconobbero la sovranità del Sultano. Come abbiamo visto dai documenti d’Hiliandario, la consegna di Giorgio quale ostaggio non potè esser avvenuta prima del settembre 1421, nè, come vedremo più innanzi, molto tempo dopo quest’anno. Il legame degli avvenimenti narrati da Laonico, da Franza e dal cronista veneziano Bembo, il documento di Hiliandario confrontato con una notizia degli archivi veneziani del 1428 e la testimonianza unanime di tutti gli storici antichi che Giorgio Castriota II, avendo nove anni, sia andato ostaggio del Sultano Murat II e non del Sultano