— 159 — ten, voi. 16, pag. 84-130; Vienna, 1869. L’Hopf, il quale ha scoperto il manoscritto di Giovanni Musacehio, lo commenta in un articolo, pubblicato nel Monatsberichte der Berliner Alcademie der Wissensehaften, 1864, p. 193-197 e nelle sue Croniques Gréco-Bomanes, Introductiom XXXII-XXXV ; Berlin, 1873. (20) Il Musacchio confonde la data dell'incoronazione di Scanderbeg con quella della sua morte: «quarto Kalend. Decemb. ». (BARLEZIO, 1. XIII, p. 372; Zagabria, 1743), la quale erroneamente traduce 4 Dicembre invece di 28 Novembre. (21) Il Signor Scanderbeg morse nell’anno 1466 alli quattro de deeembre, visse anni 23, d,olpo che ritornò a farse christiano, e quando venne, era de circa anni 40, si che visse circa anni sissanta tre; durò la guerra continua del Turco col 'Signor Scanderbeg circa anni 24. (HOPF, p. 299). Cfr. con il BARLEZIO, 1. XIII, p. 372: Animumque suum Deo maximo tradens 16 Kalend. Februarias, Anno Domini MCCCCLXVI (cioè il 17 di Gennaio dell’anno 1466) extremum diem suum obiit. Fertur igitur Scanderbegum 63 annos natus, 24 sui imperii anno e vita migrasse. Auguratila est autem Scan-derbegus prima auspicia imperii sui quarto Kalend. Decemb. Anno ejusdem Domini iMCCCCXLIII (28 Novembre 1443). (22) Ma il detto Turco fando poi pace con Venetiani, quando li donarono Settari, non me volsero comprendere in quella, com’ho detto, anzi promisero,, in lor mano venisse; talché de questo da alcuni gentilhuomini de Durazzo fui avvisato, che subito fugisse. Fui costretto allora travestirme de notte; disconosciuto andai in una barca* qual per sorte era per partire non sapendo ch’io fosse, me passò in queste parti, e fu neXli 1476 in circa, e così anco quell’altri Signori d’Albania chi fuggì e chi se fe’ Turco; il tutto andò in roina. (HOPF, p. 276). (23) GRIGOROVICH: Ocerlc Puteshestvia po Evropeiscoj Turcii, Parte II, pagina 47; Mosca, 1877. (24) RINALDI: Annales Ecclesiastici,, voi. IX e X; Lucca, 1572. (25) DANIEL FARLATI: Illyricum Sacì-um; Venezia, 1817. (26) CHARLES HOPF: Chroniques Gréco-Bomanes e Ersch-Gruber’s Encyclo-pddie, voi. 86; Lipsia, 1842. (27) Thalloczy und Jirecek, Zweì Urkunden aus Nord-Albanien, pubblicato nel ArcMv fùr Slavische Philolagie, voi. 21, p. 78-99; Berlin, 1899. (28) In questo anno furono convertiti al cottolicesimo le regioni di Pulati, Ar-benia e Candavia. Con i due ultimi nomi si chiamavano le regioni tra i fiumi Mati e Scumbini. La casa principesca dei Tliopia di Croja e di Canina si menziona come cattolica dal 1208; quella dei Musachi dal 1318; quella dei Masaraca della Ciamiuia, degli Spata di Arta e dei Zanebiscia di Argi-roeastro dal 1354; bel 1368 i Balscia di Seutari mandarono al papa Urbano V il vescovo Pietro di Schwatz e furono ammessi nel grembo della Chiesa Cattolica il 39 Gennaio 1369; gli Altisferi di Dania dal 1414; i Du-kagini ed i Castriotta erano cattolici dal 1400 ma non si sa esattamente quando furono "convertiti.