— 158 — nin, voi. IV p. 243-4). Per spiegare la venetofilia dell ’Antivarino e dei Barlezio basta tener a mente che tutti e due, quando scrissero le loro storie, vivevano come profughi a Venezia o nelle terre veneziane. (9) PIETRO IAJCCARI : Annali di Roma, 1605, pag. 106 : ■ « Pece scala in Rausa et mentre vi dimorò fu spesato dal publico secondo l’antico costume della città ». (10) PISKO: Scanderbeg. Appendice. (11) iMARIANA: ¡Storia deljia Spagna, h. 23, c. 2; BIEMMI, L. XI, p. 407; DUPONCET: Histoire de Scanderbeg, Soy d’Albania, préface. Parigi, 1709. (12) ANONIMO VENETO: Commentario de le Cose di Scanderbeg, p. 33, Ve-venzia, 1539. Similmente l’Anonimo di Sansovino, Demetrio Franco ed il Lavardin. (13) GEORGIIJS PHRANTZA: Corpus Seriptorum Historiae Byzantinae, 1. IV, cap. XXII, p. 425; Bonn, 1838. (14) I cronisti turchi tacciono di Scanderbeg, perchè non potrebbero registrare che disfatte per gli eserciti dei Sultani. Rompono il loro silenzio sol“ tanto per informarci che il Sultano Maometto II ha invaso l’Albania nell’anno 872 dell’Egira (cioè nel 1467) ed ha occupato Elbassan (Hammer-Purpstall, GescMchte des Osmanischen Meiches, voi. I, 1. XIV, p. 492, nota 9 : Pestìi, 1840. (15) PHRANTZA, 1. IV, c. XXII, p. 425 e 430; Bonn, 1838. Il Pranza, ci dà anche una informazione su Giovanni Castriotta, padre di Scanderbeg, il quala ci dice che fu completamente sottomesso al Sultano Murat II : « Et Joanneni Castriotam piane sibi subjecit ». (1. I, c. XXXII, p. 92). (16) LAONICUS CHALCOCONDYLAS : Corpus Seriptorum HUstoriae Byzantinae. Bonn. 1838. Laonico è l’anagramma di Nicolao. (17) Dopo queste cose (morte di Giovanni Castriota et oecupatione di Oroya da. Sabelia) sendo di già passato l’anno, li TJngari per esortatione di Papa Eugenio. un’altra volta si mossero contra il Signor Turco. (FRANCESCO SAN-SOVINO, p. 371; Venezia, 1564). Essendo poi in questi accidenti passado più d’un anno successe che gli Ungari.... (DEMETRIO FRANCO, c. II, pag. 33; Venezia, 1679. L’Hopf crede che la morte di Giovanni Castriota sia avvenuta approssimativamente nel 1443, imi in ogni caso prima del ritorno di Scanderbeg in Albania. (CHARLES HOPF: Cromques Gréco-Bomanes, p. 533; Berlin, 1873). (18) Poi fecero consiglio detti Signori d’Albania in Alessio; olii ce andò personalmente, e chi ce mandò suoi sostituti, talché il detto Scanderbeg fu creiate e fatto lor capitano in Albania, e ciascuno contribuiva de gente e de denari prò rata et anco alcuni figlioli de quelli Signori militavano sotto de lui si per imprender la guerra, come anco per difender loro Stati; per essere detto Signor pratico alla guerra e valente, fu fatto capitano et ogn’uno l’obedeva. (HOPF, p. 274-275). (19) JOHANN GEORG von HA UN : Beise dvrcli die Gebiete des Drin und War-dar, pubblicato nei Denlcschriften des Kai-serlichen ATcdemie des Wissensphaf-