— 179 — magnimi nunierum, equi et spolia omnis generis missa, atque ad alios iden-tideni alia ». (178) Su questo complotto vedasi B1EMMI, 1. IV, p. 289-290 e 298-299. Il BAR-LEZIO non ne parla affatto. Anzi ci dice che Scanderbeg, quando fu chiamato ai confini dal cannone di Modrizza, si riposava tranquillamente con sua moglie nel bel castello di Petralba. Ed in questa occasione ci descrive le bellezze idilliche di quel castello. (179) Il Biemmi lo chiama Tilufo, nome sconosciuto fra i Turchi. Il Barlezio menziona Hamza. Pascià soltanto. (180) Per la lettera del Papa vedasi IUNALDI : Aniuales Ecclesiastici, anno 1452? e BIEMMI, 1. IV p. 298. (181) I figli di Arianita di Canina si chiamavano Tommaso, Costantino e Aria-nita. Quest’ultimo fu convertito all’islamismo nel 1461. (HOPF, p. 535). (182) Il Barlezio lo chiama Debreas ed il Biemmi Debrea, nomi sconosciuti fra i Turchi. L’Anonimo. Veneto io chiama Debreambeg (c. XVI, p. 18 v., 1545), che è indubbiamente Ibrahìm bey. (183) Il Barlezio pone l’assedio di Berat nel 1453, il Biemmi nel 1454, ma dagli archivi di Napoli e di iMilano appare che non può esser stato prima dell’anno 1455. (184) BIEMMI, 1. V, p. 317, e BARLEZIO, 1. VII, p. 223. (185) Il Barlezio lo chiama Sdbelia ed il Biemmi Vrenese. Laonico (1. VIII, p. 432) ci dà il suo nome completo : Issà bey Evrenos. (186)Migit igitur partem exercitus contra Scenderem Iuanis filium, quem pater, quamvis saepius eum debellare occepisset vincere nequivit. Josuen filium Brenezis ad id bellum lucem constituit, cui tradidit exercitum qui Pherris. erat, et eum qui erat apud Axium fluinen, necnon Thessaliae exercitum. (LAONICO, 1. VIII, p. 432). (187) Ohe Scanderbeg non sì trovasse a Berat durante la catastrofe, ce-lo assicura LAONICO (1. Vili,' p. 433), il quale mal nasconde il suo rammarico che questo odiato cattolico fosse assente e che nessun male lo avesse colto : « Scenderes vero, ut qui a bfuisset, mali nihil passus est ». (188) BARLEZIO, 1. Vili, p. 229. (189) In Tebus agendis sociam consiliorum a Scanderbego adhibitam. (BAR-LEZIO, 1. Vili, p'. 238). (190) BIEMMI, 1. V, p. 346; HOPF, p. 300; BARLEZIO, 1. Vili, p. 250. (191) L’annessione del principato dei Musaccliio appare certa anche da quello che ci dice il BARLEZIO (1. II, p. 34) : « His sicut idem volutatis, idem etiam habitus animorum era cum Scanderbego, ita neque imperium ab ilio ulla ex parte separatum, distinctumve habebant » Hamza Castriotta, secondo BARLEZIO (1. IX, p. 253), lagnandosi innanzi al Sultano contro Scanderbeg, accusa costui di aver usurpato il principato di Giorgio Stresio Balseia ed esprime il sospetto che egli avrebbe fatto lo stesso per tutti gli altri principati col primo pretesto : « Recuperavit, auxit imperium Scanderbegus non sine multo labore, et opera, nostra. Expectavimus diu, si non aviti, et paterni )