— 154 - rosi dei quali col suo eroico esempio rondava l’animo invincibile; col crescere del pericolo e il suo ardimento cresceva; nel suo sguardo balenava la vittoria. Spesse volte la Turchia, terrore dell’Europa, cliiesegli pace. Scanderbeg respinse fieramente qualunque proposta avesse toccato la dignità e l’indipendenza dell ’Albania ; e ciò in tempi avversi quando la sua rovina pareva sicura. Non solo non chiese mai pace, ma denunciò anche quella sola che egli aveva stipulata quando si persuase che giovava all’Albania ed all’Europa, senza temere il peso della responsabilità che sarebbe caduta sopra di lui. Instancabili aveva l’animo e ih corpo; in perenne lotta, non si concedeva mai alcun riposo ; consumava i pasti insieme coi soldati; dormiva armato nell’accampamento, coperto del solo mantello e gettato sopra una stuoia; cinque ore di sonno erano abbastanza in tempi che non avea a fare, due o tre se tale era la necessità. Mangiava e beveva molto, ma sopportava la fame anche parecchi giorni. Come Annibaie e Napoleone, vestiva senza sfarzo, ma voleva che i soldati portassero abbigliamenti d’oro e di seta, e fossero ben nutriti e rimunerati con liberalità. In battaglia poneva più cura alle persone dei soldati che alla sua propria. E dirigeva la battaglia e simultaneamente si batteva egli stesso. Per la celerità straordinaria e per l’impeto irresistibile onde assaliva il nemico, può esser uguagliato solamente a Giulio Cesare, se non al fulmine stesso. Con piccoli eserciti riportò sempre vittorie, sopra eserciti due o tre volte più numerosi, ed ogni volta mutava strategia. Nel dar battaglia seguiva or questa or quella maniera; in campo aperto, nella foresta, in luogo fortificato ; or respingendo il nemico, or attirandolo nell’agguato preparato; nel respingere eserciti assedianti non v’è forse chi lo pareggi. Il nemico lo trovò sempre preparato e pronto. Vinta la. battaglia, si apparecchiava l’altra. Il peso più grave sceglieva sempre per sè stesso, il più leggiero dava ai generali. Il bottino e il danaro tolto al nemico distribuiva sin dal primo giorno agli ufficiali ed ai soldati.