— 24 — teva ormai considerarsi come nn paese definitivamente spartito fra Turchi e Veneziani. Una siffatta opinione trovava conferma nel trattato stipulato da queste due potenze nel 1408, in virtù del quale Venezia si,obbligava a pagare alla Turchia un tributo per le terre albanesi che essa occupava lungo la costa del mare. Traditi in questa maniera, agli Albanesi non .restava che rassegnarsi al loro destino e accordarsi coi Turchi per strappar loro le migliori condizioni possibili di vita. Del resto non avevano che a riconoscere la sovranità turca e pagare un lieve tributo per essere lasciati tranquilli con una forma di autonomia interna. Questo passo consigliavano le circostanze ; ma la fiera natura degli Albanesi impediva di cedere le armi senza prima misurarsi e contendere con l’avversario sul campo dell ’onore finche la spada non fosse andata in frantumi e non fosse così venuto a mancare il mezzo di battersi. La potenza turca era in continuo accrescimento e attingeva ormai il sommo; l’impero bizantino respirava appena; la Serbia era fiaccata, la Bulgaria schiacciata ; la Macedonia e la Grecia settentrionale ridotte in soggezione ; ma la piccola Albania, sebbene smembrata e disorganizzata come sempre, e ancor disseminata delle rovine della guerra, si manteneva in armi pronta a sostenere un nuovo urto e a contendere a palmo a palmo al nemico l’ultimo lembo del territorio nazionale. Fino a questo tempo i Turchi, trattenuti in altre imprese, non poterono seriamente impegnare le loro forze per la conquista dell’Albania, forse perchè reputavano di averla già nelle loro mani, essendo stata ceduta loro mediante un trattato con Venezia. Ma da questa cessione al possesso effettivo del paese c’era di mezzo un abisso, a colmare il quale occorsero più di 70 anni, e malgrado ciò è rimasto aperto e mai fu interamente chiuso. Questo fatto hanno esperimentato i Turchi in questo sècolo ed hanno poi avuto occasione di farne esperienza meglio nei secoli successivi. L’aprirsi della lotta mortale fra Turchia e Albania cade nel 1421 allorché il Sultano Murat II, giovane di 18 anni, cinge la spada di Osman. E’ una lotta impari tra un Golia formidabile, vestito di pesante armatura e ben nutrito, da una parte,