- 14 — Scanderbeg ritornò in Albania (17), nonché due parole albanesi di Lek Dukagini ed alcune altre informazioni importantissime. V. - Histoire de Georges Castriot, surnommé Scanderbeg, Iioy d’Albanie di Giacomo Lavardin, stampata a Parigi nel 1576, circa 108 anni dopo la morte di Scanderbeg. Il Lavardin ha preso per base le storie più vecchie e specialmente quella del Bar-lezio, ma avendo egli avuto sotto gli occhi e adoperato un’opera (Vie de Scanderbeg) di autore anonimo andata perduta, la sua storia può considerarsi e usarsi come una fonte secondaria di Scanderbeg. VI. - Historia e Genealogia della Casa Musacchio scritta da Giovani Musacchio desposto d’Epiro, ai suoi figli nel 1510. Questo manoscritto fu stampato per la prima volta da Carlo Hopf nella sua opera Chroniques Gréco-Romanes, in Berlino, nel 1873, e contiene alcuni cenni importanti per Scanderbeg e per gli altri principi albanesi del suo tempo. Giovanni Musacchio era di quei pochi principi, i quali non si mossero dall’Albania dopo la morte di Scanderbeg e poterono, con l’aiuto di Venezia, continuare la guerra contro Maometto II fino alla caduta di Scutari. Nel 1470 egli si recò a Napoli ove prese dimora e nel 1510, mentre si preparava una crociata contro i Turchi e v’era speranza di liberare l’Albania, scrisse questo memorandum per documentare ai figli quali erano le regioni che facevano parte del principato di Musacchìa, affinchè essi le cercassero e le occupassero. Le regioni di Berat, Canina, Musacchìa, Tomenishta (Musacchìa Minore), Sele-nitza della Serra, Tomorizza, Scrapari, Opari, Devoli Grande, Corcia, Devoli Piccola, Costuri fino a Nestram formavano lo Stato di Andrea I, il fondatore della dinastia dei Musacchio nel 1280 (v. Hopf f. 280-81). La Vojussa, lo Skumbini e il Devoli erano i confini del suo principato. Più tardi o per eredità o per rapina il principato si ampliò incorporando la regione di Valona, Presba e Ocrida (Hopf 290-91). Giovanni Musacchio divise questo principato tra i suoi figli con testamento così: lasciò al principe Teodoro la regione di Berat, Canina e Scrapari; al principe Adriano Tomorizza, Opari, il