— 90 — Lotte del Vladika Pietro 11 contro Al) pascià Rizvanbe-govic, Vesire dell' Ercegovina. Le guerre sostenute dal Vladika Pietro II ebbero per iseopo la conservazione al Montenero delle precedenti conquiste. Le più interessanti scoppiarono dalla parte dell’ Ercegovina, e diedero luogo ad una serie di atti, e di trattati, di cui parlerò brevemente. I Turchi e i Montenerini erano in continue lotte per Graho-vo, ove vivevano i soli Cristiani, i quali mostravano, coni’ è naturale, maggior propensione pel Vladika che pegli Ottomani. Diverse cagioni mantenevano 1’ agitazione nell Ercegovina ; gli arbitri personali, le vessazioni di funzionari ottomani, e la presenza delle truppe irregolari Albanesi, accantonate nei villaggi Er-zegovesi. Essi credevano lecita ogni cosa, e stancheggiavano i miseri cristiani. Nel 1837 avvenne il fatto di Grahovo. Gli abitanti fecero appello al Vladika Pietro II, e, dopo una lotta di circa un anno, si conchiuse un trattato, in forza del quale i Cristiani ritornavano liberamente ai loro focolari; eveniva nominato a loro vojvoda Jakov Dakovic. Tale dignità doveva rimanere ereditaria nella famiglia di lui. 1 Grahovljani s’impegnavano di contribuire ai Turchi per le terre, eli’ essi coltivavano, e per le altre terre non erano obbligati a corrispondere se non quanto avesse loro piaciuto. V’ era nel trattato il divieto ai Turchi e ai Montenerini di erigere Kule (fortini) ai limitrofi confini. Tale posizione indecisa di Grahovo fra i Montenerini e fra i Turchi, divenne, naturalmente, unal sorgente di contestazioni interminabili. II Vladika aveva fatto costruire ad Humac una kula. Ali pascià Rizvanbegovic, vesire dell’Ercegovina, ma in realtà principe indi-pendente, non potendo tollerare tale costruzione, marcia con 20,000 uomini per atterrare la kula. E il Vladika, dall’altra parte, gli si muove contro. Si viene ad un accordo. Il Vladika, verso un compenso di 7000 talleri, fa atterrare il fortino Nel 9 novembre l"'43 si stipulò una convenziono,.che suonava: „Sulle frontiere fra 1' Ercegovina, e fra il Montenero, si do* „vratino stabilire da entrambi le parti delle guardie per sorvegliale la gente malintenzionata, che passasse la frontiera. Se fosse „un ladro, ed un malfattore, si dovrà consegnarlo al rispettivo „governo.“ Per comporre nuove differenze insorte fra il Vesire dell’Erzegovina, ed il Vladika, si tenne fra essi un convegno a Ragusa.