- 103 — K 0 L 0. Il eie! benigno si sdegnò co’ Serbi *) Che d’ orribili colite lmn pieno il sacco. I nostri Zari calpestar la legge ! Incorainciaro a perseguirsi atroce mente e a strapparsi 1’ uno all’ altro gli occhi. II governo e la patria hanno negletta, E la stoltezza per timon prescelta ! I servi lor divennero infedeli, E si bagnaro di regale sangue ! **) *) 11 di 15 Giugno 1389 fu recisa sul campo di Kosovo la vita della nazione Serba. Quel giorno fatale divenne festivo al popolo Serbo di trista solennità. Lazzaro, re de’ Serbi, aveva due generi, Vuk Brankovie, e Milos Obilic, entrambi bravi e distinti guerrieri. Milos però era più amato di Vuk dal popolo, e da ciò il rancore di Vuk verso Milos. Vuk accusò Milos che avrebbe tradito li suo re. Di ciò offeso Milos, penetrò nel campo fra i soldati ottomani, e, giunto alla persona del Sultano, gl’immerse il pugnale nel ventre e lo freddò. Si sgominarono i '1 tirchi da cotanto ardire. Speravasi che 1’ armata Serba, ch’era stata condotta da Lazzaro contro Ammuratte, si sarebbe rianimata all’ udire tale nuova. Mai Serbi, non veggendo Milos, sospettarono ch’egli avesse tradito. Milo§ invece veniva legato e tagliato crudelmente a pezzi coi prodi suoi compagni Milano Toplica, ed Ivan Kosancic. Nel momento più decisivo delli pugna, Vuk Brankovie ritirava la sua gente; fatto questo, che scoraggiò l’annata Serba, la quale si dava alla fuga. Vi perirono Lazzaro, e i più coraggiosi suoi compagni, come già si disse nell’ analogo Capitolo (li questa storia. Milos, morendo, lasciò memoria eterna di sé, e delle sue magnanime gesta. Se ne narra e celebra la memoria, e la memoria, eh’ è scintilla della speranza, si tiene viva, e si terrà, finché sonvi uomini, e finché è Kosovo. A rincontro le canzoni popolari serbe, parlando di Vuk Brankovie, maledicono lui, e chi lo fece, la ¡sua razza, e i suoi figliuoli, per avere egli tradito il Sire in Kosovo, e vìa menato dodici migliaia di cavalieri potenti. **) L’imperatore Dusan, pria di morire, fe’ giurare ai magnati di ubbidire a suo tiglio UroS, eh’ e’ nominava a proprio successore. Ma essi negarono ad Uros la giurata ubbidienza, usurpandogli tutte le pro-vincie. 11 Voyvoda della Macedonia, e dell’Acarnania fu il primo a sollevare queste provincie contro 1’ autorità ili Uros. 11 quadro straziante, che ci offrono i canti popolari dell’anarchia, cagionata dai magnati, dopo la morte di Dusan, ne porge un’ idea molto esatta della situazione di quest’epoca. Primeggiano fra i sollevati Vukasino, Lazzaro Grebljanovic, e Boisavo Vojnovic. Vukasino reggeva la Macedonia e i circostanti luoghi (ino a Salonicchio. Lazzaro governava la Macva e il Sirmio, e Vojnovic 1’ Ercegovina. Per tal guisa l’impero Serbo restò frazionato. Uros, il timido principe, dopo es ere vissuto or presso uno, or presso un altro in disonorevole rifugio, venne ucciso in una caccia sul campo di Kosovo da Vukasino, il quale si bagnò per tal guisa di sangue reale. (Note del Tradi)