- 39 — Vi s’importano panili, caffè, zucchero, cotone, spirito ecc. che i vendono a f.etinje, alla Cernojevica iìjeka, a Vir e Danilovgrad, •i Grahovo, Niksié, Podgoriea, Antivari e Dulcigno, e, sopratntto, i s’importa, sale e formentone pelle piazze sunnominate, essendone le tre ultime sufficientemente provviste dagli liberinosi campi Iella Zeta. Nel Montenero sogliono darsi prestiti sulla parola d’onore, ed i raro il caso clic il Monteuerino abbia calpestato la sua parola. Se tolgasi la cassa del principe, a stento troveresti fiorini 100,OOt) in tutto il Montenero. Nutrimento del Monteuerino, in genere, sono le patate, i canicci, il formaggio, il pane di formentone e 1’ estratto di latte. Sono rare le case, in cui si mangi carne, eccettuato il Natale, la Pasqua, il giorno onomastico ed altri giorni sacri. Si può dire •osi anche del vino e dell’acquavite, dei quali poco bevono i Mon-enerini. Non havvi per certo alcuna provincia serba ove siavi meno ubbriaebezza clic nel Montenero, il quale ò ancora vergine di luesfo vizio. Nel Montencro non esiste alcun ubbriacone ! Nulla più lisonorante quanto 1’ ubbriacarsi per i Montenerini. Le case sono costrutte con muri a secco, quelle de’ capi ed litri benestanti montenerini sono fabbricate in calce, e, la più parie, afte a sostenere anche un assalto, perche in molte veggonsi feritoje, per difendersi al bisogno. Nella Katnnska nahija le case sono coperte di paglia e segala, e quelle della Crnieka e lfjecka di tegole. Le case dei capi sono ad un piano. Una metà di casa è a-bitata; nel mezzo all’altra metà, senza piano, vi si arde il fuoco, • ponsi a sedere in giro la gente, per scaldarsi. Non v’ ha forni, ranno a Cetinje. Le case benestanti hanno attorno di esse uno steccato, ed euro tengonsi le stalle e le tettoje per la greggia e pe’ buoi. Le case dei poveri sono molto anguste e ricoperte di paglia, enza finestre e senza camino con porte assai ristrette. Non ò da temere che l’aria vi si corrompa, essendovi abba-tanza fori. Molte case della poveraglia non hanno steccato, e, se man-engono qualche pecora, capra o majale, sogliono ammassarli nella !asa stessa, dimodocchè in una metà riposano le persone, e nell’ altra li animali La disposizione delle case (ad eccezione di quelle nella nahija ijecka e Crnieka ed alquante case di capi nel Montenero) non può es-ere peggiore, ed i mobili sono i più primitivi e i più semplici. Tutti mangiano da una scodella, che si mette sopra una ta* 'ola presso il focolare, specialmente di sera, in modo che il fuoco