si riunivano annualmente in Cetinje, si assegnavano da quattro o ciu-quc o sei zvanziche. Fuor di questa imposizione,'a decima pei conventi e pel clero, il Montenerino non ne conosceva alcun’ altra. Le summentovate paghe formavano un bilancio di 27 a 28,000 fiorini; lo imposte non superavano mai i 24 o 25,000 fiorini ; il piccolo deficit annuale lo sosteneva il Vladika dalla sua facoltà. Egli possedeva de’ beni, che si valutavano circa a 40,000 fiorini, riscuoteva eziandio fiorini 30,000 all’anno dall’imperatore russo, a titolo di ratazioni d’un debito della Russia ai Vladika, onde indennizzarli per la perdita della giurisdizione ecclesiastica in seguito alla guerra contro i francesi e in aiuto de’ russi in Dalmazia. Inoltre il Vladika riceveva una parte della pesca nel lago di Scutari, Ht , # Il Vladika istituito avea delle scuole, una delle quali si trovava allora in Cetinje nel monastero antico, e contava 35 alunni, elio vi trovavano gratuito alloggio, vitto, e venivano ammaestrati nel leggere e scrivere nella lingua nazionale, con lettere tanto cirilliane che latine, nella conoscenza della S. Scrittura e nel conteggiare. Le più distinte famiglie concorrevano ai posti di queste scuole. % % I nobili desideri del Vladika di spargere la coltura e la civilizzazione fra i suoi Montenerini, ad onta della generale venerazione eli’ egli godeva, fallirono, in particolare per 1’ avita fierezza del popolo e 1’ antipatia sua contro ogni innovazione. Malgrado a tutte le persuasive, malgrado alle pene minacciate (e perfino di morte) contro l’uccisione per vendetta di sangue, non ha potuto riescire d’impedirla. Le invasioni dei Montenerini nelle provincie turche e nel territorio di Cattaro, alle quali il Vladika si mostrava sempre contrario, e che cercava sempre d’impedire, continuarono, non ostante la di lui autorità e premura. La comparsa di questo reggente del popolo montenerino era sott’ogni riguardo imponente. Anche nella coltura mentale e’ si distingueva molto fra i suoi compatriotti ; conosceva il russo e l'italiano e negli ultimi tempi si perfezionò anche nella lingua francese e nella tedesca. Per imparare perfettamente la lingua francese aveva perfino chiamato nel lb37 il Signor Jnume da Trieste, come maestro di lingua, il quale dimorò due anni a Cetinje Ebbe in generale molta premura per istruirsi, ed impiegò ogni diligenza per conoscere l’applicazione di una bella raccolta di strumenti matematici, che gli erano stati regalati dal Principe Mettermeli. II celebre poeta Simeone Milntinovic, nato a Serajevo nel 1791, che combattè sotto Giorgio, fu per 2 anni maestro al Vladika, e lo addrizzò in particolar modo alla poesia.