- 141 - della quale potevano essere contrari alle usanze del paese. La principessa Milena porta solitamente 1’ abito nazionale, cui da spicco una bellezza in cui si congiungono la grazia e la dignità maestosa. „Nulla di più grazioso di cotesto vestiario nazionale, già così attraente tra le pili povere, e suscettibile di grandi ricchezze quaud’è portato da persone di alto grado, giacché, pur conservando il carattere in tutta la purezza del taglio e del tipo, esse possono aggiungere la ricchezza consentita dalla loro condizione. Alta, dignitosa e nobile, placida nel gesto e d’ una bellezza maschia e fiera, piuttosto silenziosa e quasi timida, come la maggior parte delle donne di questa regione, la principessa, in luogo della cuffia nera di seta delle donne del popolo, usa portare sulla testa uno di que’ foulards orientali pur neri il quale le incornicia i bei capelli neri. La carnagione, pallida, è animata da grandi occhi vivi, ombreggiati da sopraciglia folte e da lunghe ciglia. La principessa ha sei femmine e due maschi*). La principessa Milena parla correttamente il francese, e tiene il suo posto anche nei consigli, benché questo privilegio non sia ordinariamente attribuito alla moglie in queste regioni, dove la sola madre ha diritto a vera deferenza, e la sposa e la sorella sono d’ ordinario in una situazione inferiore, a cagione del sesso. In una circostanza solenne, Nicola I, che ha spesso colpita l’immaginazione dei sudditi con decisioni energiche, non sempre conformi ai costumi nazionali, ha affermata la sua volontà di chiamar la compagna della sua vita alla direzione degli affari politici. „Era il Dicembre 18t>8; riconoscente verso l’imperatore di Russia, per le continue dimostrazioni di benevolenza da lui avute, il principe intraprese un viaggio in Russia, e notificò ai consoli di Ragusa, a quelli di Scutari, del pari che ai Pascià delle provincie vicine, che nella sua assenza affidava la reggenza del paese alla principessa Milena. „È un passo fatto in una via nuova. Il priucipe Milano di Serbia affetta la stessa attitudine, tutta conforme ai nostri usi europei; ed é un contrasto spiccato coi costumi quasi orientali di questi paesi, in cui i loro eterni avversari, accampati da oltre quattro secoli nelle medesime regioni, relegano la moglie nell’ ha rem, non accordando diritti di cotesta natura se non alla sultana validè.“ *) L’ imperatore delle Russie tenne a battesimo tutti i figli di Sua Altezza il Principe Nicolò, ad eccezione di Zorka, a cui fa padrino il defunto principe della Serbia Michele. (Nota dell’ autore Chiudina).