- 145 - Oraer poscia contro gl’insórti. Il Sultano, sdegnato per tanta audacia degli insorti, spedì contro di essi il celebre Omer pascià, il quale tenne, il 16 Maggio I8G1, una conferenza nella Bosnia coi consoli di Francia, Inghilterra, Austria, Prussia e Russia per adottare i mezzi più convenienti a reprimere l’insurrezione. I consoli si studiarono di far valere le ragioni degli insorti ; ma Omer pascià, smanioso di nuovi trionfi, decise di proseguire le operazioni guerresche, intimando a Nicolò, principe del Montenero, di astenersi da ogni protezione ed appoggio agli insorti Er-cegovesi. II principe Nicolò I o si schermì dalle accuse ottomane, e destreggiò abilmente, non abbandonando la causa degli oppressi, ma accolse i fuggitivi uel Montenero, e largheggiò di ajuti a questi sventurati, che gemevano sotto le vessazioni dei pascià, e dei beg mussulmani. Omer pascià, visto il contegno ostile dei Montenerini, stette, per un momento, più sulla difensiva che sull’ offensiva, non arrischiandosi in difficili imprese. Il principe Nicolò, non dissimulando punto la sua protezione agli insorti, convocava, il 20 Gennajo 1862, tutti i loro capi a Cetinje, per concretare con essi i piani di offesa e difesa. Contegno dell’ Austria. L’Austria, la sola delle grandi potenze, vedeva di mal occhio l’insurrezione Ercegovese ed in ispecie gli appoggi del principe. Cercò quindi di far nascere delle discrepanze fra gl’ insorti e tra i loro capi, accusando Lukci Vukalovic di essere un traditore. Ma tali discrepanze si dissiparono nel convegno di Sutorina tra Litica Vukalovic ed il vojvoda monteneriuo Ivo Radonic, inviato del principe Nicola, e si decise a Cetinje di appoggiare il Vukalovic, a costo anche del sacrifizio dell’ indipendenza montenerina. Dichiarazione di guerra del Montenero alla Turchia. Nel marzo del 1862 il Montenero dichiarava la guerra alla Turchia. Gli splendidi fatti d’ armi di Kremnice e di Duga annunziarono essere per i valorosi figli della Crnagora giunta, una volta, in questa lunga sequela di combattimenti, clic da secoli perdura, Il Montenero IO