- 65 - (lolle diverse tribù. Questa è 1’ epoca ne’la storia del Montenero la più trista. Nell’interno rinnegati ed intestine discordie ; nell’esterno malvagi nemici avevano condotto il Montenero alla distruzione ed al-1' abisso. Comecché i Vladika passassero d’ accordo, consenzienti i capi, colla Repubblica di Venezia, nondimeno i Veneti non erano mai sinceri amici, e se ne servivano per interesse proprio contro i loro nemici. Consta eziandio che, reggente il Vladika Vissarione Baica, alcuni italiani del Veneto si erano stabiliti nel monastero di Ceti-nje, incitando i Montenerini ad unirsi ad essi onde disfare 1’ armata di Topal-pascià presso Castelnuovo di Cattaro, e per compenso i Veneziani, non se ne sa precisamente il motivo, avvelenarono il Vladika Vissarione. I Vladika Njegus del Casato Petrovic V é t Il Vladika Danilo Petrovic detto Scepcevic Njegus. Verso la metà del XVI secolo, una famiglia cristiana del-1’ Ercegovina, fuggendo la dominazione turca, si mise in marcia co’ suoi servi, e con la sua greggia penetrò nel Montenero, e fer-mossi in una pianura di facile difesa, in prossimità di ricchi pascoli. Essa vi fondò 1111 villaggio, al quale, per un pio ricordo della patria abbandonata, fu dato il nome di Njegus. Questa famiglia, al sicuro dalla persecuzione, si accrebbe rapidamente, e pel numero, e per le ricchezze divenne una delle più considerabili del paese. Allorché nel 1697 i capi Montenerini di tutte le nahije si riunirono in un’ assemblea generale per P elezione d’ un Vladika, in luogo di Vissarione morto, giurarono l’obblio delle antiche conlese, e 1’ obbedienza completa al nuovo eletto; i voti si portarono unanimi sopra uno dei membri della famiglia Ercegovese, di cui parlo, il giovane Petrovic, già conosciuto per la sua fermezza, e per la sua fede ardente. Tutto nei dettagli richiama alla memoria 1’ elezione di Guatavo Wasa contro i Danesi Coll’elezione di Danilo Petrovic Njegus alla dignità di Metropolita cominciò un’era nuova per la Crnagora, perché il governo passò con quell’ atto nella famiglia Petrovic, che restò dominante. I primi atti del nuovo vescovo, che prese il nome profetico di Daniele (Danilo) raffermavano la concordia, e preparavano, col- 11 Montenero 5