pre d’ un attacco da parte de’ turchi, cosi non deponevano inai le armi ; e il Montenerino ha in questa pacifica occupazione la stes-sa apparenza guerresca, come se fosse al confine nemico. Il servizio di pastore si lascia per lo più ai fanciulli, che passano il tempo suonando un antico piffero, stanno seduti sopra una rupe, o riposano alla classica ombra d’un grande albero, * .'j: & L’ agricoltura ha fatto pochissimo progresso, e, se si eccettui la valle di Bjelopavlic, e qualche altra parte del paese, non si lavora la terra con altro, se non con la vanga. Il loro aratro è assai semplice. Non si trascura alcun terreno che sia atto alla coltura; si piantano pomi di terra e qualche altro frutto utile, e il Montenerino si dà premurosamente attorno per procacciarsi col lavoro 1’ alimento e per aumentar 1’ esportazione dal suo paese. Ma non ostante le loro premure, tendenti a moltiplicare i prodotti della terra, tuttavia i mezzi per ottenere sufficiente alimento non sono proporzionati al numero del popolo, e, benché forniscano de’ viveri pei mercati esteri, a molti poveri manca 1’ ordinario mantenimento. Si fanno perciò molte emigrazioni, in ispecie dopo i raccolti fatti, e siccome il Vladika ha posto un freno al loro anteriore sistema di saccheggio, così i più miserabili sono costretti a cercare il mantenimento ed una patria in paesi più fertili. Vanno di spesso nella Serbia, che si potrebbe chiamare la terra madre del Montenero ; quelli però, che si segnalarono in guerra, sono trattenuti dai loro compatrioti, i quali raccolgono caritatevoli offerte, onde procurar loro i mezzi di sussistenza. Il loro attaccamento per la Serbia non è punto scemato, c quando nell’ anno 1809 Karagiorgio si era opposto con buon successo alle forze dei turchi, molti Montenerini si raccolsero sotto la sua bandiera, ed il Vladika. defunto dimostrava con una poesia scritta in quel tempo, quanto fossero pronti i Montenerini a dar mano all’ eroe serbo, che voleva discacciare i turchi dalla Bosnia e dall’ Ercegovina. I cristiani in quei luoghi s’erano già sollevati, ed i Montenerini parlano tuttora colle più vive speranze della totale cacciata dei turchi dall’ Europa, ritenendo eh’ essa potrà ben presto effettuarsi coll’ajnto delle potenze europee. Il mercato principale per 1’ esportazione dei prodotti del Montenero é Catturo, *) però alcuni se ne smerciano anche in liudua e a Castclnuovo, quando v’ è armistizio coi turchi. *) Ora però le condizioni del Moutenero sì sutio cangiate e migliorate per i porti di Antivari e di Duleigno.