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le. Egli destinó i denari necessari alla scuola fondazionale di Cetinje all’ istituzione di altrettante piccole pensioni, stabilendo 30 stipendi pei migliori scolari di tutte le naliije del Montenero, e provvedendolo di bravi maestri, fra i quali era il più abile Stefano l'etranovic.
     Indi si procurò di nuovo, nel 1860, una stamperia, avendo ricevuta una macchina di nuovo sistema gratuitamente dalla Serbia.
      Il principe aveva divisato d’ introdurre scuole fondazionali in tutto il Montenero ; ma la sua tragica fine non gli permise di porre in atto il nobile pensiero.
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     Il suo successore, il principe Nicolò, dopo la nota guerra turco-montenerina del (862, rivolse tutto il pensiero alle scuole.
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      In quest’ occasione venne a stabilirsi definitivamente a Cetinje 1’ illustre e benemerito Archimandrita Niceforo Dutic, il quale fu accolto cordialmente nel Montenero ed in particolarità alla Corte del principe.
     Dopo le battaglie da lui eroicamente sostenute nell’Ercego-vina, egli dedicò tutte le sue forze morali e il suo ingegno sul campo letterario.
      Alla sua direzione fu affidata la tipografia, nella quale e’ pubblicava il calendario „ Orlic“, in cui descrisse le guerre de’ Turchi ed Ereegovesi a Gridìo vo.
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     Il Principe si curò di aprire eziandio qualche altra scuola fondazionale, ed a proposta del Ducic, fondò a Cetinje un istituto di teologia e pedagogia, coll’ intendimento di dare al principato sacerdoti e maestri istrutti, ma, tale istituto, dopo un anno, per le molte spese, fu abolito.
     Venivano nominati professori di teologia l’archimandrita Du-íid e Filippo Jahucanin, che aveva studiato teologia a Pietroburgo.
     L’ Archimandrita Ducic fu pure un valente e dotto ispettore delle scuole, eh’ egli sorvegliava affettuosamente. Colla sua instancabile fatica, egli oprò molto per l’incivilimento del Montenero.
     Le condizioni politiche lo indussero ad abbandonare Cetinje e trasferirsi a Belgrado.
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     Il principe Nicolò, di cointelligenza con suo padre Mirko, approvò il progetto dell’ illustre Milan Kostic, successo al Duéié, di aprire dieci scuole fondazionali, nelle quali si misero per istruttori dei giovani Montenerini, che avevano compiuta con eminenti progressi la scuola fondazionale di Cetinje.