- 205 - Iteti ili dei cenni sulla Chiesa di S. Giorgio Cappadoce a Venezia. Nel giorno 10 settembre 1882 mi era portato a vedere la Chiesa di San Giorgio Cappadoce a Venezia, ritenendola edificata da Giovanni Crnojevic. Fortiina volle che m’incontrassi nell’illustre commendatore sig. Giov. Veludo prefetto della Marciana. Alle mie ricerche sul proposito, egli fece importanti osservazioni, e mi regalò un opuscoletto, contenente una sua lettera da lui stampata a Venezia il 12 giugno lfBD, dedicata al signor Cav. D.r Panagino Tipaldo • Foresti, dalla quale togliamo vari brani, avendoci il chiarissimo autore, permesso di farlo Fu stampato in Mosca nel 1754 un libercolo di 43 pagine in ottavo, il quale è intitolato : — Storia di Montenero scritta in slavo da Basilio Pe.trovic, metropolitano di Montenero, che lo dedicò al Conte di Woronzoff, vice cancelliere dell’imperatore delle Russie. Prendo il passo del Metropolita Basilio Petrovic, che riguarda la Chiesa di San Giorgio Cappadoce, e con cui rettifico quanto io dissi alla pagina 60 di questo mio lavoro storico. „Vedendo il duca Giovanni Cernojevic la dilatazione dell’in-„pero ottomano trasferì la sua abitazione da Zenta in Montenegro „sulla pianura di Cetinje, ed ivi stabilì anco la sua residenza Metropolitana, e la fabbricò assai bella. Non v’ era in quel tempo „in Venezia la Chiesa della nostra ortodossa greca religione. Li „Veneziani condiscesero a Giovanni Cernoevic, e fabbricò in ono-„re del grande santo Martire Giorgio Cappadoce quella che fino al „giorno d’ oggi li greci tengono. Stabili pure la sua casa in Venezia: morì in casa propria a Cetinje. Dopo lui governò il suo „figlio Giorgio, che morì senza prole“ (pag. 28-29). E il signor Veludo, cosi commenta questo passo: „Facciamoci sopra, se così vi piace, un po’ di commento. Finché l’autore accenna al dilatato dominio de’Turchi, pel quale „Giovanni Cernojevic fu costretto di abbandonare il territorio albanese, dove per l’innanzi era signore, e di ritirarsi in Montene-,,ro, la faccenda cammina anche benino. Sappiamo infatti che Giovanni Cernojevic, figlio di Stefano, fu Duca di Zabljako sua „residenza ; castello mnnitissimo, posto sovra erto e petroso colle ; „con poche case e non grandi, chiesa già dedicata a S. Giorgio ; „poi fatta meschita. Anche fu signore di Montenegro; uomo di molta autorità ; valorosissimo in armi. Rese segnalati scrvigii alla „república de’ Veneziani ; parzialmente nell’ assedio di Sentali „(1474); nel quale le forze turchesche furono rotte, e lui liberato-