— 135 — Petar Stefano»- Vnkotié, vice-presidente del Senato, si mossero a riconoscere la posizione dell’ armata ottomana Potar Stefanov ponevasi a Bojane-Brdo, mentre Petar Fili-pov ed Ivo Radonic si mettevano in vista del campo turco, attendendo il comandante le forze montenerine Mirko, le quali, giuntevi dalla Nahija di Rijeka, si misero in marcia all’alba dell’11 maggio lfeo8. Petar Stefanov annunziava al comandante Mirko, che due battaglióni turchi ed uno di basi-boznk avevano tentato di girare Bojane-Brdo, per secondare l’attacco, che Husein pascià faceva di fronte, onde cacciare i Montenerini dalle loro posizioni, e restar solo padrone del piccolo torrente. Ciò decise il combattimento generale. Petar Stefanov respinto aveva i due battaglioni turchi; egli era in buona posizione. Mirko slanciò quindi i Montenerini, che si portarono gli uni a mezzo tiro di pistola dalle tende turche, mentre gli altri, approfittando del terreno accidentato, si estendevano nella piccola pianura in faccia c sui fianchi del trinceramento. Un altro corpo montenerino occupava la strada di Klohuk, discacciando i Turchi dalle loro posizioni. Durante tutta la giornata, fino alle 9 poni, durò il combattimento. I montenerini restavano padroni di Bojane-Brdo. Nella notte del lo maggio i Montenerini s’ erano impadroniti di tutta la strada. Avendo inteso che un convoglio di viveri, scortato da due battaglioni turchi, doveva partire da Klobuk per il campo, i «Montenerini s’ erano appostati /sul suo passaggio, e lo avevano portato via. Hussein-pascià contava su questo rinforzo ; di ciò egli era avvisato, ed affrettava intanto la marcia; ma, a misura che i turchi av-vanzano, i Montenerini li avviluppavano, e stringevanli più da vi ciao. Ogni ritirata verso il campo era loro tagliata. La retroguardia, e i fianchi erano balestrati. I convogli imbarazzavano la marcia, e si dovette abbandonarli. Ma gli ottomani si accorgevano che i Montenerini ritornavano vittoriosi sulla strada di Klobuk. Allora cominciò lo scompiglio, e la fuga dei Turchi; il cui pascià comandante, rimasto solo sul campo di battaglia, slanciossi col suo cavallo, ed apertosi un passaggio, potè ricoverarsi a Klobuk. I Montenerini, oltre al convoglio di Klobuk, presero a cannoni, tutte le munizioni di guerra e di bocca, e 3000 fucili. Nel combattimento dell’undici maggio 185^, i turchi avevano perduto 3000 nomini, e oltre ad altri 3000 prigionieri. 11 famigerato Kedri-pascià perdette la testa. I Montenerini furono nella prima giornata assai maltrattati nell'assalto de’trinceramenti turchi, Le loro perdite dovrebbero es