- 43 - del maro Egeo, c del mare Jonio. Per accrescere poi il numero delle provincic Illiriche, tolse alla Dalmazia quel tratto di paese, di’ é sito fra la palude Labeata (Lago di Sciita ri), ed il fiume Drittone, e, secondo alcuni, fino al golfo di Pisano, facendone una provincia, clic addimandò Prevalitana o Prevalia. Totila ed Ostroilo (500) figli di Senulado, re de’Goti, abitante la parte della Dacia, che confina colla Pannonia, avidi di gloria, c di conquiste, con numerose schiere de’ Goli invasero la Dalmazia, occupata dagli Eruli. S’impossessarono eglino di Salona, però ri sparmiarono il palazzo di Diocleziano, abbattendone soltanto le insegne e le iscrizioni imperiali. Per tal guisa, coll’ opera, e col valore de’ fratelli 'Totila ed Ostroilo, la Dalmazia, compresa Salona, furono sottomesse al potere di Teodorico. Gli è perciò clic Teodorico regalò ad Ostroilo la parte meridionale della Dalmazia, cioè la Prevalitana, la quale possedeva città fortificate; come Scodra (Scatari), Dioclea, e vi si aggiunse anche Budva e Didcigno. Della quale provincia Prevalitana, Ostroilo formò per sè, -e pe’ suoi successori, dopo tolta la Dalmazia agli Ertili, un regno Goto-Slavo, descritto nel XII. secolo dal prete Diode,ate. Nel 535 Giustiniano ordina a Mundo, unno d’origine, d’invadere la Dalmazia con l’armata della Meda (1’ attuale Serbia, Bosnia c Bulgaria). Mundo entra nella Prevalitana, attacca Ostroilo, re dei Goto-Slavi, che, dopo un’ accanita battaglia, soccombe. *) La provincia, che addimandossi poscia Dioclea ed anche Zen-ta, ancor pria dell’ arrivo de’ Serbi nell’ Illirio, formava parte di quella regione, che gli antichi storici stranieri conobbero sotto il nome di Prevalitana. Dioclea fu chiamata dalla città di Diodo., edificata per ordine dell’ Imperatore Diocleziano. Ptolomeo (geografia, capo 2, 16, 12) fa menzione di Dioclea, città fortificata, insieme a Narona, Risinio ('Risano) e Scodra (Scatari). Del pari Plinio (hist. nat. n. 3,22, 143) annovera Docleatnm ira le decurie XXXIII del Convento Naronitano, ove deve leggersi Docleates, e non Docleatae. Attesta poi Hierocle (Pag. 17) che, divisa la Dalmazia, Dio* elea sia stata nella provincia Prevalitana, e, finalmente, oltre la iscrizione rinvenuta fra le rovine della stessa città fortificata e dedicata dagli abitanti di Doclea all’ imperatore Gallieno, si fa menzione di un certo soldato, il cui nome perì, della V coorte de’ Dal *) Fadati, lllyrium Sacrttm, Tomo II. pag. 5-146-178,