29 2 Colpi di testa ora la linea Hamidiè-Sidi Messri possono difendere quella all’estremità orientale dalle Fornaci al mare”. Un po’ di perplessità, qualche frase vaga; squagliamento di generali. Ma uno di essi mi dice: “Gli uomini però non hanno la coperta per passare la notte perché avanzano senza zaino “ Sicuro — dice S. E. Frugoni. — E debbono perciò tornare indietro perché non possono passare la notte senza la coperta e senza zaino”. “Ma guardi — dico io, —se restano alla Mel-laha, mi prendo io l’incarico di portare coi marinai gli zaini dei due reggimenti dell’ala sinistra, prima di notte, e di distribuirli”. “Bravo, ma e per gli altri? Sono ancora tre reggimenti. E tutti i loro carri, i loro cavalli, le loro automobili? Oh, non si può, non si può!” Ed a quella ultima esclamazione io me ne sono andato rivoltato ». Era letteralmente scandalizzato da quell’inconcepibile “dialogo degli zaini ’ ’. Si rifugiò a bordo della sua nave per predisporre il bombardamento di sostegno all’azione. Ma prima fece una scappata da Gorradini per prendere — scrive — « una boccata d’aria pura da lui, entusiasta del pensiero, entusiasta delle armi, del bello ». Aveva bisogno di sfogarsi contro tanta prudenza di generali e l’assurda concezione di guerra statica trapiantata proprio nel terreno coloniale più adatto al movimento. Il 26 novembre 1’“ Umberto” esegui il bombardamento fino verso le 9 quando le truppe cominciarono l’avanzata che si risolse nella vittoriosa battaglia di Ain-Zara. Nello stesso giorno nella cittadina di Barga, su per l’Appennino, Giovanni Pascoli pronunciava un discorso forte per poetica divinazione del futuro, dal titolo memorabile per il suo significato storico : « La grande proletaria si è mossa ». Anche il dolce cantore delle pene umane era entusiasta dell’impresa che iniziava il riscatto dell’Italia da una troppo lunga umiliazione fra le potenze, e sentiva risollevarsi a dignità l’animo di quel povero popolo di emigranti la cui antica miseria gli aveva ispirato poemi di tristezza. Il 4 dicembre 1’ “Umberto” si spinse a bombardare la costa verso Ain-Zara e l’oasi di Tagiura per proteggere un mo-