— ino — veniva considerato poco meno di un atto di eroismo su! campo di battaglia, come avveniva fra gli antichi Spartani. ') Al principe Danilo spetta la gloria ed il merito di aver annientato anche il furto nel Montenero, che per 300'anui ha fatto spargere molto sangue Serbo. Istituzione del Senato. 11 Vladika Danilo, ancora nel principio del secolo XVILo s’ era dato il pensiero di ristabilire 1’ ordine, e vi pose un giudizio comune per tutto il Montenero, ma non vi riesci punto. Successivamente si era formato un codice per punire i furti e i rapinatori. Vi si aveva con somma cura prestato anche il Vladika Pietro I.o istituendo un Senato come suprema autorità. In questo morì Pietro I.o (1830) ma il suo successore Vladika Pietro II.o, assistito da certo Ivauovic delle Russie, realizzò il pensiero di suo zio, istituendo un Senato di dodcci capi. Pose a lato del Senato un giudizio minore col nome di guardia. Da principio questo giudizio si componeva dei più distinti abitanti del Montcuero e delle Berda. Il Principe s&glie i Senatori. 11 Vladika sceglieva i Senatori e le guardie. Cetinje era fissata quale stabile residenza del Senato ed alla guardia era sfata assegnata la Kjeka Crnojevic, ove suole recarsi al mercato il popolo tre volte per settimana, quantunque, i giudici minori o guardie avessero 1’ obbligo di recarsi per tutte le Nahije. Il popolo non poteva abituarsi a questo nuovo giudizio, e gridava essere questa una nuova usanza nel vecchio stato serbo; perciò la Rjeèka nabija discacciò hi guardia, pregando il Vladika di lasciarli come da tempi antichi vivevano ; ma il Vladika prese i caporioni, li fucilò tutti e rafforzò il giudizio. Per qualche tempo, sotto il Vladika Pietro ll.o, si giudicava con piccole modificazioni colle leggi di Pietro I. «) Ogni Spartano sin dn fanciullo si esci citava al rubare; lucehó non crii turpe presso gli Spartani. Se rubava» quanto più eia possibile, e si sforzavano di rimanere celati, era legge di Licurgo, che non fossero battuti; ma, se scoperti, oltre ad essere battuti, venivano anche privati della cosa rubata. Cosi, dicevano, i giovani si abituano ad essere svelti.