- 146 - 1’ ora di testificare eoi sangue 1’ amore al suolo natio cd alla liberazione degl’infelici loro fratelli Ercegovesi. La disfatta dei Turchi a Kremnica ò il fatto più clamoroso della campagna del 1862, cd ebbe un esito decisivo. Eccone in breve i particolari: La disfatta dei Turchi a Kremnica. 11 capo dei montanari di Scntari, Assan-bey, con un forte distaccamento di basci-bozuk, veniva a Kremnica per indurvi quei ribelli abitanti alla sottomissione. Era notte, quando, verso le IO, tre colpi di cannone chiamarono alle armi gli Scutarini. Questo allarme era provocato dall'annunzio che numerose bande niontenerine avevano passata la frontiera e circondate le alture di Kremnica, dove Assan-bey cd i suoi irregolari trovavan-si bloccati. Intanto i vapori trasportavano rinforzi da Scutari, si che po-tevasi raccogliere un corpo di duemila uomini. La mattina del 24 marzo 1862 avvenne una mischia sanguinosa fra turchi e montenerini. La giornata finì colla completa rotta dei turchi. Se ne contavano più di 500 morti ed un grande numero di feriti. Cento dei principali cittadini di Scutari avevano perduto la vita in quella lotta, e per le vie non si udivano che le strida di donne piangenti gli estinti. Invano il pascià s’ingegnava di animare la popolazione ad accorrere in massa nel centro della guerra, che il terrore ne aveva inchiodate le braccia e nessuno dava retta allo sue parole. La. sconfitta, de Turchi nella, formidabile gola di Daga. La città di Niksic', nell’ Ercegovina, ai confini del Montcnero, vcggcndosi minacciata da un blocco moutenerino, otteneva da 0-mcr pascià un corpo di 5000 armati, capitanati da Dirvis pascià, scortante una forte (¡aravana per alla volta di Niksic. Venutine a cognizione i Montenerini, il prode vojvoda Pelar Vukotic con 2,500 uomini mosse a intercettargli la via, ed incontratolo la mattina del 16 Aprile 1862 nella formidabile gola di Daga, lo attaccava, e, dopo un vivo combattimento di parecchie ore, costringeva tutto il corpo di Dervis pascià a precipitosa fuga a Nozdra colle reliquie del corpo quasi dimezzato. Il prode vojvoda Potar Vukotic era il vincitore di Duga.