- 110 - D’ ¡lime sì grandi eternerà la fama E profumati i lor sepolcri avranno ! Carzon tre mila si avventar sul fiero Sengier vesir, pria dell’ aurora al campo Di Kérstac. Dio da gl’impeti all’ardito! Ruppe la forza del vesir. Felice Chi si spinse colà ! Più di Kosovo Non gli dolgon le piaghe, c non ne accolpa I Turchi piti ! Salvete, eroi Vertelki ! La vostra tomba benedetta, ognora Dal fulgido sarà sole irradiata ! *) * % % 11 nuovo vesire della Bosnia manda dieci araldi con una lettera burbanzosa al Vladika ed ai vecchiardi, con ordine di sottomettersi. Eccone tradotta la lettera ; La lettera del Vesir Selim al Vladika e ai capi del Montenero, Selim vesir, servo al servo del Santo! Servo al fratello del fulgente Sole, Ma ambasciator di tutta la sua terra, Manda dicendo a Voi, Duci e Vladika : Lo Zar de Zari mi mandò che tutte Giri sue terre, il reggime ne vegga; I lupi non satollinsi di carne, Alle pascenti pecore la lana Non sia svelta dai vepri appo la via ; Tondasi ciò che di soverchio crebbe; Si riversi il superfluo, e si rivegga Alla crescente gioventude i denti ; Non perisca la rosa entro le spine ; Nel mondezznjo la lucente perla Non si consumi; — il morso un po’ si freni Al Raja, eh’ è una vii torma di zebe, Poi mi venne senior de’ monti vostri. La stirpe del Profeta alma conosce il vero pregio del valor. — Menzogna Eli’è del volgo che il Icori paventi Anche d’ un topicello. Or su venite Sotto la tenda mia, Vlad.ka e voi *) Battaglia avvenuta nel 1G90.