— è5 — vasi per la sua energia, polla sua bravura e per l’amore della giustizia. Egli reggeva il Sirmio e la ]\lacca, alla quale apparteneva anche una parte della Bosnia. Quest’ egregio patriota era destinato dalla Provvidenza a duce dell’opposizione controVukasino. Lo scontento de’ magnati si aggirava sulla circostanza della fiducia dell’imperatore Dusan verso Vukasino, ossia voleva precisamente sapersi se Dusan, all’atto di morire, affidato avesse l’amministrazione degli affari di stato a Yukasino a tempo indeterminato, oppure fino a che egli tosse vissuto. Yukasino aveva posto la sua residenza a Pristina, governava tutti i luoghi circostanti, nominando despota suo fratello Uglje-sa e ponendolo al comando di Drama, di Sereza, e delle terre circonvicine fino a Salonicchio ; Lazzaro era al governo di Maéva, e di Sirmio, e Boisa.no Vojnovic reggeva l’Ercegovina. Frattanto Vukasino, servendosi sempre dell’ astuzia, si porta all’ improvviso a Prizren (vecchia residenza de’ Re Serbi), s’ introduce pieno di lusinghe presso la madre di Uros, e scrive ad Uros — eh’ crasi rifuggiato presso Lazzaro —invitandolo a ritornare al suo seggio, e dichiaraudogìisi il più rispettoso ed il più affezionato de’ sudditi. Uros presta credenza a si belle parole, ritorna a Prizren, e Vukasino, in segno di allegrezza, dispone solenni feste e caceie. Nella caccia, data al 2 decembre 1367, Vukasino, o da solo, o co’ suoi mercenari, assassina Uros, che non avea per anco raggiunta 1' età di 30 anni. Con Uros si estingueva la gloriosa dinastia de’ Nemanja, che per due secoli retto aveva con tanta sapienza e valore la Serbia. A sì fatale annunzio, la Serbia si vestì di lutto. Il popolo amava il giovane e dabbene Monarca, e sopratutto era affezionato alla dinastia de’ Nemanja. Il governo di Vukasino s’ era allargato verso il territorio del mezzodì. Il nucleo delle terre serbe, la Racka, e le contrade settentrionali noi riconoscono, e nemmeno la Zeta, nella quale giunsero al potere i Bal§a. A capo dell’ opposizione stava il valoroso Lazzaro Grebljanovic. Vukasino, UgljeSa e Lazzaro, malgrado la loro astiosa rivalità, si riunivano per soccorrere i Greci, minacciati dalle orde tur* cliesche. I primi caddero sul campo di battaglia, e Lazzaro prese liberamente possesso del trono di Serbia. Lo Car Lazzaro Grebljanovic, e la battaglia di Kosovo. Ammuratte, avendo terminate le sue conquiste in Grecia, s’aVvanzò sulle rive del Danubio, ed intimò ai Serbi di riconoscere il suo potere.