- 101 - meraviglie; altrettanto meditava con tremore e piangeva sulla sorte dolorosa dell'uomo! La tua parola trasse dal nulla ogni cosa. L’uomo è mortale, e dee morire. Io m’ avanzo pieno di speranza alle soglie del tuo divino santuario, la cui fulgida ombra ravvisai sul sentiero, che misuravano i mortali miei passi. Alla tua chiamata io vengo tranquillo, o per dormire sotto il tuo seno 1’ eterno sonno, o per cantare nei cori immortali le eterne tue laudi. Del Gorski Vijenac *) Nel 1703 veniva consacrato a Vescovo metropolita del Montenero Danilo Petrovic dal nome di suo padre detto Scepcevie', e più tardi Njegus dal villaggio della sua casa paterna a Njegus. Il seguente fatto, che noi premettiamo, spinse potentemente il Vladika all’ azione, di cui tratta il Gorski Vijenac, e eli’ è uno de’ più importanti per le sue conseguenze. Gli abitanti della Zeta, coll’ assensi, e con la sacra parola data dal pascià di Scutari, avevano invitato il Vescovo Danilo a consecrare una lor chiesa. Vi andò egli; ma gli ottomani, calpestando la data parola, lo presero e condussero legato a Podgorica coll’ intenzione d’impalarlo. MagliZetani mossero caldissime preghiere perchè non si condannasse il Vladika al supplizio del palo. 11 pascià era un uomo sordido, ed ingordissimo, ed accondiscese al riscatto del Vladika per 300 » zecchini, che gli furono anche pagati. 11 Vladika, ritornato a Cetinje, tenne un energico discorso ai capi de’ Montenerini, significando loro essere il Montenero ridotto nelle più tristi condizioni per opera dei rinnegati ottomani, che < -gli chiama serpenti velenosi e crudeli. Gli incita a liberarsene, e dichiara di voler rinunziare ad essere loro capo, quando essi con isforzi straordinari non tentassero a ricuperare la perduta libertà. Il suo dire infiammò i capi de’ Montenerini, e la vigilia del Natale del 1703, insorsero tutti, massacrando gli ottomani che si trovavano nel Montenero. Il Vladika lasciò una pagina splendidissima nei fasti monte-nerini per la sua indefessa operosità al benessere del suo paese, e fu il ristauratore della libertà e gloria della sua patria. * * * *) 11 distinto scrittore slavo signor Stefano cav. LjubiSa, or defunto, ha pubblicato il Gorski Vijenac dall’alfabeto serbo nell’alfabeto croato, aggiungendovi interessanti note.