- li - VI. PARTE. Quinto periodo storico. Pietro 1. Petrovic Njegits. Morto il Vladika Basilio, tornò a governare il Montenero il Vladika Sava tino al 1783. Gli succedette 1’archimandrita Pietro Petrovic Njegui) detto il Gedeone della Montagna. Fu egli consecrato Vescovo dal Metropolita di Karlovic, il 14 Ottobre 1784. Fino all’ epoca, in cui siamo arrivati, ì Montenerini, malgrado le simpatie, che godevano fra la popolazione Slava delle provinole confinanti ottomane, avevano sempre guerreggiato nel loro proprio paese. La mancanza di risorse, e il difetto d una organizzazione regolare, li avevano condannati ad una lotta difensiva. Con Pietro I.o comincia un’ era novella. I primi anni di questo nuovo regno furono ripieni di difficoltà. Pietro era a Vienna, reduce da Karlovic, quando venne a sapere che il Vesire di Solitari, Mahmud Busatlija, si avanzava con una potente armata contro il ¡VI ontenero. II nuovo Vladika partì in tutta fretta, ma Mahmud-pascià aveva traversato il paese, devastando cd abbruciando tutto al suo passaggio. Pietro non arrivò che per apprezzare la grandezza del disastro. Mahmud, di ritorno a Scutari, ma sempre minaccioso, esigeva il tributo della nuova sua conquista. Questo discendente del tiglio rinnegato de’ ( rnojevic, riguardava il Montenero come il suo antico patrimonio, che egli mirava a riacquistare. Pietro con la sua presenza ravviva il coraggio, con la sua fermezza riconduce 1’ unione. In un’ assemblea generale, egli rigetta ogni consiglio timido, e, sapendo bene ohe il miglior mezzo per rafforzare la concordia era l’azione conno i Turchi, egli decide i suoi compatrioti, nel ]7p7, al rinnovamento delle ostilità. Lega con Mahmud^pascià. Del resto, il momento era abilmente scelto: l’Austria e la Russia si accingevano ad entrare in campagna contro la Turchia, e, per dare al Vladika, incaricato d’ una diversione nell’ Ercegovi-na, tutta la libertà di azione, procurarono un riavvicinamento fra lui ed il suo antico nemico, Mahmud. Costui, d’altronde, aveva facil-