- 99 - storia del Montenero, e del modo eh’ ei credeva più conveniente a raccoglierne i materiali. Doversi visitare innanzi tutto villaggio per villaggio, notando le località memorande, e i campi delle principali battaglie, raccogliere le molte tradizioni disperse e i canti del popolo, trar copia di tutto clic vi ha nelle principali biblioteche d’Europa, particolarmente a Venezia, a Roma, a Pietroburgo e negli archivi di Dalmazia; e per ultimo rovistare gli scritti del Petro-vic, di Vialla di Sommiòres, del Milakovic, dello Stephanovic. „E del Wilkinsou“, aggiunsi. — Ed egli, a botta risposta, „si, ma no dello Stieglitz.“ Dal lungo e svariato colloquio, notai 1’ ammirazione che monsignore portava all’ ingegno di lord Palmerston, al carattere di Tommaseo, alla coltura del barone Mayendorff, all’ energia del conte Stadion, e 1’ entusiasmo per Venezia e per Napoli ; il fastidio non insolente, nè svillaneggiante, delle ingiustizie scritte a suo e a carico de’suoi; la dichiarazione marcata ,,i Montenerini non taglia- lo la testa che ai Turchi, nessun Montenerino ha tagliato teste „ cristiane“ ; l’osservazione, che, se il Duca di Ragusa avesse ricordato Wagram, non avrebbe sdimenticato il Montenero; la protesta a discolpa degli Austriaci, che i loro soldati anziché tagliare le teste ai Montenerini gli lasciavano liberi ecc. ecc. „La fe-„de e P eroismo, e’ prorruppe ad un tratto sono due elementi di „vita per il mio popolo. L’ eroismo posso ben tener vivo nelle vendette contro i Turchi, e in ciò mi è d’ uopo farmi forte del pas-,,so della Bibbia —• qua mensura me usi fueritis e ade/n remitettur „vobis, — ma ciò che mi addolora si è che va intiepidendosi il „senso religioso“. Allora eh’ e’ mi parlava di Kosovo, gli domandai se negli ultimi tempi avesse nitrito il cavallo del Kraljevic. Compresomi in sul punto, „no, per Dio, rispose, ma nitrirà.“ Vi ha forse chi possa leggere nella portentosa lama i nomi di Vucassino e di Marco? „Egli non è ancora nato". Nell’ andarmene mi strinse più fiate la mano. E mi pareva di stringere la mano di un cadavere. Quanto ho scritto è più che la biografia del Vladika, ciò nulla di meno la sua vita può essere sbozzata con brevi lineamenti. Nacque a Njegus il l o novembre 1811 ; ebbe sua educazione a Pietroburgo ; nel 30 venne acclamato Vladika ; nel 33 fu unto Vescovo; mori il 3i ottobre del 51 a Cetinje. Sovrano, legò ogni suo interesse alla Russia e tenne sacra la vendetta di sangue con tro i Turchi ; diede vita all’ interna amministrazione del suo paese ; cacciò ed estinse gli aspiranti al governo civile ; strinse ogni potere in sua mano;creò un senato proponitore di leggi, e amministratore di giustizia ; provvide alle pubbliche spese con modiche