352 Nei primi tempi la convocazione del Maggior Consiglio e le cariche da eleggersi erano pubblicamente annunziate da un Comandador ; poi fu preso di pubblicare gli offizii da eleggersi soltanto nello stesso Maggior Consiglio per mezzo del Cancellier grande, il che dicevasi stridar le voci. Nel 1356 alla convocazione annunziata dal Comandadore fa surrogata la campana.. La sala per le adunanze del Maggior Consiglio fu ampliata conducendola fino sulla corte (1). Era . allora presso a poco ove adesso è la sala del Senato ; l’attuale sala fu compita solo nel 1423. II. Il Consiglio minoì'e o del doge componevasi di sei cittadini, scelti a due per sestiere, che non potevano esser parenti del doge : restavano ordinariamente in carica per un anno : aveano insieme col doge la presidenza nel senato, e insieme coi tfre capi dei Quaranta sostituivano la così detta Serenissima Signoria. Spettava a questa ricevere tutte le suppliche dirette al doge, poner parti, cioè proporre leggi nel Maggior Consiglio, maturare quelle da proporsi alla Quarantia, poi al Maggior Consiglio ; leggere ogni anno al doge la Promissione ducale, e al bisogno ammonirlo. Per legge del 1246 era al Minor Consiglio affidata insieme col doge l’esecuzione delle leggi e dei decreti fatti nel Consiglio dei Quaranta, con facoltà péro di proporne la revoca nel Maggior Consiglio, e di convocare questo al bisogno. Leggi severe vegliavano all’ esatto adempimento dei doveri di questo Consiglio Minore. (1) Iteni quia sala M. C. non est sufficiens illis qui sunt de Consilio capta fuit pars q. dieta sala amplietur itsqne supra curiam ed injunga-tur capitularib. illor. de super Rivoalto q. debeant ampliare dictam salavi de reditibus fictuum cois, incipiendo ante festoni s. Petri primo venturum, quam cito potenmt et continuando annum circiter completa, sub poetici libr. 25 prò qiwlibet qui contrafaceret. Et iniungatur eonsiliariis q. non debeant impedire dietimi opus aliquo modo vel ingenio eie. 13 lug. 1301. Libro Magnus et Capricornus, pag. 50 t.