229 una nave bene armata nelle vicinanze di Brindisi (1). Ravenna ribellatasi all’ imperatore fu da essi tolta in protezione (2), poi eccitati dal papa si volgevano insieme coi Lombardi e cogli altri collegati all’ assedio di Ferrara (3). Con questa città essi aveano rinnovato trattati nel 1204 e nel 1230, ottenendo oltre a molti privilegi commerciali anche una particolare giurisdizione in Ferrara (4), mentre i Ferraresi in Venezia doveano essere giudicati dai magirtrati veneti soliti a deputarsi pei forestieri. Istituivano allora i Veneziani in Ferrara altresì un regolare visdomino cominciando da Pietro Bembo (5), i quali privilegi poi erano stati vieppiù estesi nel 1230 (6), statuendosi che i Veneziani sarebbero esenti da ogni dazio passando pel territorio ferrarese, salvo tre danari piccoli veneti per ogni barca approdante vicino a Ferrara: potrebbero liberamente estrarre vettovaglie per Venezia, come altresì ritirare le rendite delle terre da essi possedute nel Ferrarese ecc. Ma ora i Veneziani vedendo il Salinguerra che vi dominava, tutto ligio a Federico e temendo pei proprii privilegi dacché si erano dichiarati apertamente contro di questo, si affrettarono a seguire gli eccitamenti del papa, ed allestito un e-sercito sotto il comando di Stefano Badoer, lo mandarono ad unirsi alle squadre del marchese Azzo Novello di Este e Rovigo, nuovamente staccatosi dalla parte imperiale, e / (1) Apud Brundusiam euntes predictaegaleae navam quamdam re-deunte,m ab Jerosolymis cum non possent capere vi, ignem cremaverunt. Chronicon in R. I. Script, t. VII, p. 1047. (2) Mense julio Ravenna rébellatur imperatori, quarn Veneti reci-piunt et tuentar. 1239. Chronicon in Rer. ìt. Script, t. VII. (3) Mur. Ann., a. 1240. (4) Quod Ferrarienses debeant facere rationem Venetis coram judi-cibus Ferrariae a Venetianis ipsis electis. 7 apr. 1204. Pacta Ferrariae. Cod. CLXXII, cl. X lat. (5) Frizzi, t. Ili, p. 42. (6) Docum. 13 ag. 1230. Pacta Ferrariae. Vol. II. 30