Capitolo Secondo. Domenico Michiel, doge XXXV. — Fine della guerra delle Investiture e cose di Terrasanta. — Partenza della flotta veneziana e sue imprese. — Assedio di Tiro. — Privilegi del re di Gerusalemme ai Veneziani. — Operazioni sotto Tiro e presa della città. — Nuovi privilegi e stabilimento dei Veneziani in Tiro. — La Dalmazia. — L’imperatore Caloianni si rappacifica colla Repubblica. — Ritorno del doge a Venezia. — Illuminazione della città. Morto Ordelafó Falier gli successe nel 1118 Domenico Michiel, e prima sua cura fu di conchiudere una tregua di cinque anni col re Stefano II d’Ungheria, al quale si recarono ambasciatori, Vitale figlio del doge, Orso Giu-stinian e Marino Morosini, e in virtù del trattato allora concluso, i Veneziani conservarono una parte della Dalmazia. Poi la sua attenzione fu volta alle cose di Palestina, ove la condizione de’ Cristiani facevasi sempre peggiore ; ed il re Baldovino II avea mandato ambasciatori al papa e alla Repubblica veneta per ricercarne gli aiuti (1). Era papa allora Calisto II, il quale bene avvedendosi, come a provvedere vigorosamente al soccorso di Terrasanta abbisognasse di pace l’Europa e specialmente che avesse termine la lunga lotta delle Investiture, acconsentì a mandare suoi legati all’ imperatore Enrico V alla dieta che allora tenevasi a Vormazia, e colà finalmente le due parti venne- (1) Itaque tunc majo mense mediante, cum Babiloniosjam audivis-semus ad usque Ascalonam venisse bipartito exercitu terrestri, videlicet itinere atque marino, praeparata liburna statim agillima, miserunt lega-tionem ad Veneticorum classe m mittendam, exhortando precantes, ut ad negotium inceptum accelerato navigio nobis adiuturi succurrerent. Fulcherius Carnotensis : De Gestis Peregrinantiwn Francorum. Domenico Michiel, doge XXXV. 1118.