Il nemico sfugge 33' Solo alla fine di giugno la situazione parve mutare quando il comandante della divisione incrociatori ricevette l’ordine di trasferire le sue unità a Venezia dove era già dislocato un gruppo di vecchie navi componenti la cosidetta divisione “Sardegna” dal nome della corazzata su cui stava il comandante ammiraglio Patris. Esse avevano il compito teoricamente prestabilito di proteggere il fianco destro della armata del Duca d’Aosta, cooperando all’avanzata, molestando l’ala nemica e difendendo Venezia da eventuali attacchi. Ma la situazione di fatto ed i mezzi a disposizione erano sfavorevoli all’assolvimento del compito. « Se la conclusione fu negativa — osserva il generale Marietti allora ufficiale di collegamento distaccato presso il comando della divisione -—• e lo fu anche quando il comando delle navi a Venezia venne assunto da un uomo del cui coraggio e del cui ardimento non era possibile dubitare e che nello sforzo di contributo di mezzi della Marina all’ Esercito andò anche oltre i confini della subordinazione e della disciplina normale, come vedremo più innanzi; se l’irritazione del comandante del VII Corpo d’Armata si manifestò in modo eccessivo sebbene scusabile per la visione diretta degli sforzi vani dei suoi fanti, è perché tale conclusione non poteva in nessun modo essere positiva ». Infatti non avevamo il dominio assoluto del mare, poi il tiro navale non avrebbe potuto controbattere le artiglierie terrestri austriache appostate all’interno o in luoghi elevati: sarebbero occorsi tiri curvi. Ciononostante si ritenne opportuno tentare altra prova e questo fu il motivo della chiamata di Cagni coi suoi incrociatori, e della sua sostituzione all’ammiraglio Patris. Per mascherare il movimento si giustificò l’agitazione diffusa nell’ambiente della marina a Venezia con la voce che la divisione “Sardegna” stava per dirigersi verso i Dardanelli dove le flotte alleate sostenevano una ben dura lotta. Ma solo verso le 16 del 28 giugno 1915 il mistero si chiari all’apparire delle sagome degli incrociatori di Cagni davanti a Malamocco, scortati dalle siluranti uscite da Venezia per incontrarli. La navigazione degli incrociatori da Taranto a Brin-