348 Nuova emenda fa proposta il 17 dello stesso mese di ottobre per la quale domandavasi, si nominassero dal Maggior Consiglio tre elettori che, rimanendo in carica fino alle calende d’aprile, avessero a presentare una lista di candidati da approvarsi ad uno ad uno per la maggioranza de’ suffragi del doge, de’ suoi consiglieri e del Consiglio dei XL ; poi al principio d’ aprile se ne nominassero altri tre, che fino alla festa di s. Michele proponessero nuovi individui. Ma neppure questa provisione ebbe sorte migliore della precedente, e si procedette alle elezioni nel solito modo. Ma assunto alla ducal dignità Pietro Gradenigo, la faccenda delle elezioni tornò ad essere agitata più che mai, e fu fatta nuova proposizione di riforma il 6 marzo 1296 (1) che venne del pari respinta. Or essendo il doge stesso caldo fautore della riforma, ei non si lasciò scoraggiare e col suo Consiglio e coi capi dei Quaranta continuò a studiare l’argomento. Arrivato intanto il 20 settembre, giorno di s. Michele, in cui solevasi rinnovare il Gran Consiglio, nessuna legge s’ era per anco fatta, e fu uopo tenere il modo antico eleggendo provvisoriamente quattro elettori che nominassero cento cinquanta individui, a cui dopo furono aggiunti altri sessanta, e così continuò il Consiglio fino all’ultimo di febbraio 1296 mare veneto, cioè 1297, quando nuova legge (2) et Consiliarior. et majoretti partem Mujoris Consilii. Et alia para erat Domini Duci* de stare firmi et fuerunt decem non sincere, quadraginta octo de parte de XIj, et octuaginta duo de stare firmi. Libro Luna Zanata, pagina 215. (1) Libro Pilosus, p. 511, t. (2) 1296 ultima februarii in M. C. capta fuitpars quod electio Ma-joris Consilii qttae fiet a modo usque ad sanclum Michaelem et inde ad unum anilum fiat hoc modo. Quod ornine* illi qui fuerunt de Majorì Consilio a qnatuor annis infra, ponantur in quadraginta ad unum ad unum et quicunque habuerit XÌIballottasetab inde supra,sit de Majori Consilio, usque ad f j.ituin sancii Michaelis ed a festo s. Mietuteli* usque ad unumannum, approbandoeosad tatuili ad unum in dicto festo s. Ali-