276 stranieri che movessero contro l’impero, nè permetterebbe alcun trasporto di truppe a suo danno, lo stesso promettendo e giurando l’imperatore rispetto ai Veneziani : libererebbero questi i Greci tenuti prigionieri in Caftdia, Corone e Modone dal tempo della guerra, i quali potrebbero dipoi rimanere in dette parti o andarsene a loro piacimento. L’imperatore prometteva di non molestare i possedimenti veneziani in Candia, Modone e Corone; rispetterebbe quanto all’Acaja i trattati che la Repubblica avea con quei principi, e i diritti di lei nelle isole dell’ Arcipelago ; non sarebbe tenuto ad assegnare a’ Veneziani abitazioni speciali nè a Costantinopoli nè altrove, ben potrebbero prendere in affitto case, bagni, forni ecc. ; avrebbero i propri pesi e le proprie misure ; chiese e sacerdoti secondo il proprio rito ; non sarebbero per la presente tregua esclusi da Costantinopoli e dall’ impero i Genovesi, ma i due popoli vivrebbero in pace ; avrebbero i Veneziani piena libertà di abitare, girare, trafficare, partire per tutto l’impero con tutta sicurezza e senza alcun aggravio, purché giurassero che le merci da essi portate fossero di loro appartenenza ; sarebbero sicuri i beni del Veneziano che morisse nelle terre imperiali e quelli dei naufraghi : 1’ estrazione del frumento sarebbe pienamente libera fino a tanto che il suo prezzo non passasse i cinquanta iperperi per cento moggia; le ofiese dei Veneziani ai Greci sarebbero giudicate dal bailo o rettore ; i casi d’ omicidio spetterebbero al tribunale imperiale, ma se un Veneziano uccidesse altro Veneziano fuori di Costantinopoli verrebbe giudicato dal bailo : libererebbe l’imperatore tiitt’ i carcerati ; non permetterebbe alcun armamento contro la Repubblica : reprimereb-bonsi i corsari: i mercanti greci potrebbero venire a commerciare nelle terre venete pagando i soliti dazii; avvenendo qualche caso speciale d’infrazione ai suddetti patti non