374 Dipendeva il corpo de’ mercanti da appositi consoli, che si trovano istituiti fino dal 1244 col nome di Consoli de’ mercanti, a’ quali spettava prescrivere leggi circa al buon ordine nel traffico, impedire le società per monopolio, e la falsificazione delle merci ; regolare quanto avesse relazione ai navigli (1), misurare di questi la grandezza, determinarne la capacità, dare con apposito istrumento la facoltà d’esercizio a banchieri e cambisti ed esigere da essi il deposito a cui a comune guarentigia molto saviamente obbligavali una legge del 1270 (2). Altra magistratura, detta dei Provveditori di Comun, avea 1’ incarico di raccogliere tutti gli statuti, gli ordini e le deliberazioni relative alla navigazione ed al commercio, provvedere alla buona conservazione delle strade e allo scavo dei canali pei bisogni del commercio : vigilare alle fraglie, o compagnie dei barcajuoli ; deliberare nelle materie risguardanti le concessioni di cittadinanza a’ forestieri, gli ordini interni di certe arti, come della seta, delle stoffe d’oro, delle tintorie, ed i relativi dazi (3). (1) Capitolare de’ Consoli de’ Mercanti al Museo Correr. Q. nullus mercator venetus audeat de cetero navigare seu mercationes suas mittere cum aliquo Ugno forinsecorum 1257. L’ anno seguente fu in parte mitigata : q. nullus mercator venetus cum mercationib. audeat decetero navigare nec mercationes suas mittere cum aliquo Ugno forinsecor. a centum milliaria supra, nisi estimatimi fuerit per nros consulos et guarnitum secundum statutum et acceptum sacramentum sicut accipitur aliis li-gnis qtie laborantur in Venetiis . . . Item q. nullus Venetus audeat de cetero in suo Ugno recipere aliquam mercationem forinsecam cum mercatore forinseco, nec aliquam mercantiam alicuius forinseci extra gul-fum ipsam conducendo in aliqua parte nisi Venet. et etiam si intra Gulfum naulizaverìt aliquem forìnsecum mercatorem vel merces, non possit ipsas vel mercatorem in aliqua parte intra Gulfum portare nisi Venetias et hoc in pena perdendi naviliun et in duplo et L. 50 prò quolìbet mercatore. (21 Ibid. M deposito dovea essere di tremila lire almeno. (3) Capitolare de’ Proveditori di Comun all’Archivio.