103 rìnunzierebbe allo scisma (1), e quanto alle controversie colla Lega, formerebbero queste soggetto di particolari trattative, a ben incamminare le quali il papa stesso sareb-besi recato nelle parti di Lombardia per dare colla sua mediazione maggior vigore e più sollecito effetto (2). Di-sponevasi quindi il pontefice a partire alla volta di Ravenna o di Bologna, ma tuttavia prima di lasciar Anagni mandò Umboldo vescovo d’ Ostia e Rainero cardinale di s. Giorgio all’ imperatore per ottenerne carta di guarentigia e salvocondotto. Trovarono Federico a Modena, e da lui onorevolmente accolti, ebbero la domandata carta, giurata in nome suo da Corrado di Monferrato e dai principi che seco erano (3). Allora papa Alessandro partì da Anagni e scelta a maggior sicurezza, per non attraversare la terre occupate dalle parti belligeranti, la via di mare, decise per questa trasferirsi a Venezia, e di là al luogo del congresso. Si fece precedere da sei cardinali che si presentarono all’ imperatore a Ravenna, ed egli intanto pervenuto a Benevento vi dimorò dal Natale all’Epifania (4). Di là continuò il viaggio per Troia, Foggia e Siponto, ove trovavasi il 25 (5). Toccò il monte Gargano e fu al Vasto, ma continuando burrascosissimo il tempo, non potè imbarcarsi sulle galere siciliane destinate a riceverlo e à fargli onore, se non il 9 marzo del 1177, primo giorno di quaresima, arrivando quindi la susseguente domenica, il 13, a Zara (6). Il giorno 23, dopo visitate le varie isole della Dalmazia, il papa arrivò a s. Nicolò del Lido, ove fu ricevuto con tutte le distinzioni dovu- (1) Il documento in Pagi Crit. Bar on. e Sigonio de, Regno Ital. 1. XIV. (2) Meni. Germ., t. IV. (3) Lunig. Codex diplom., t. I, parte I. (4) Jatiè'Reg. Pont., cita una sua lettera del genn. 1177 da Benevento. (5) Ibid. (6) Ibid.