269 tati con quegl’imperatori il doge è sempre chiamato col titolo chi carissimo nostro socio. Ma era ornai impossibile sostenere più a lungo un impero male assicurato fino dal principio, circondato ovunque da nemici, con una popolasene avversa ai suoi dominatori. Al cominciar della primavera del 1261 Alessio Strate-gopulo, generale favorito di Michele, attraversò l’Ellesponto conducendo seco ottocento uomini a cavallo ed alcune truppe di fanteria che servir doveano ad una spedizione segreta nella Tessaglia. Gli ordini che avea ricevuti erano di avvicinarsi a Costantinopoli, eslorare attentamente la condizione della città e profittare d’ una congiuntura propizia che si presentasse, senza però arrischiarsi ad una impresa pericolosa. Abitava nelle vicinanze della Propontide e del mar Nero una schiatta ardimentosa di villani e di malviventi, avvezzi alle armi e d’incerta fede, che aA^evano però comuni coi Greci il linguaggio, la religione ed ora anche gl’ interessi, Nominavansi i volontarii e come tali offersero i loro servigi al generale di Michele, animandolo ad un colpo di mano contro la capitale, allora vieppiù esposta per la partenza della flotta veneziana voltasi ad un’ impresa contro Dafhusia, città situata in riva al mar Nero. Nell’ oscurità della notte avvicinavasi il generale greco a Costantinopoli e per segreta intelligenza viene posto in possesso di una delle sue porte: i Greci si levavano tosto in favore del sovrano nazionale, i Genovesi per la solita nemicizia coi Veneziani avevano nel 1261 conchiuso nn trattato con Michele ottenendo grandi promesse e privilegi, ed ora sostenevano manifestamente le sue parti (1). Entravano quindi i soldati del Paleologo nella città, ed è indescribile 1’ orrore di quel momento : corrono i La- (1) Cattarci e il documento nella Histoire (le Const. Vol. H. 35