360 Tutt’ i processi ed atti relativi di accuse, testimo manze, difese e sentenze erano dagli Avogadori fatte registrare per mano di due notai in apposito libro, che conservato gelosamente faceva prova della regolarità dei giudizii (1). Era infine obbligo degli Avogadori di Commi, come di tutti gli altri magistrati, di presentare all’ uscir di carica, che per solito durava da un anno a sedici mesi, una memoria delle osservazioni fatte e delle riforme e dei miglioramenti opportuni ad introdursi nel proprio ramo d’ amministrazione (2), provvedimento questo da non potersi mai abbastanza commendare e che mostra nel governo un desiderio vivissimo del meglio, un’attenzione ammirabile a profittare dell’ esperienza e a favorire il progresso. Le leggi inoltre provvedevano che nei tribunali non potesse uno essere avvocato ove sedesse giudice il padre o il fratello (28 giugno 1396), non potesse un notaio essere esecutore testamentario (11 sett. 1278), uè inserire articoli eligentur et illi qui nunc sunt teneant p. hoc consilium q. de cetero duo consiliarii qui habebunt mensem debeant a principio mensis ipsius infra odo dies inquirente et cercare omnes et singulas personas, que sunt et erunt detente in carcerib. seu cameris pal at ii et causas seu occasione* pro quibus erunt detente et postea infra diesodo debeant dare notitiam duo duci etconsiliariis. 4nov. 1287.Nella Promissionedi AntonioVenier (1382) questo doge obbliga vasi a far chiamare ogni mese i giudici di Palazzo, raccomandando loro il sollecito spaccio delle cause, secondo buona giustizia, a qualunque classe di persone, licet ma/piis, mediocribus et in-ferioribus, non habendo respect imi aliquem ad ullam personam et sitcu-juscumq. conditionis esse vellet. Gli Ufficiali di Notteeranotenuti a portargli ogni mese i processi dei furti ed omicidi, affinchè il doge provvedesse alla pronta giustizia. (1) Libro Comune I, 1271 a p. 62 t. e Libro d’ Oro, 102. (2) C. F. P.q.ponatur incapitularib.jiulicum de Proprio et omnium judicatum et omnium advocator, curie Palatii etjurent quod ponent in scriptis omne illud quod eis utile videbitur in suis offitiis addendum vel minuendum et scriptum illud dabunt et consignabunt dno duci et consiliariis et capitibus de XL ante exituin sui offilii bona fide, sine frau-de et D. Dux clini suo consilio teneatur facere scribi et poni in quaterno comunis ad memoriam retinendam. 12 sett. 1250.