872 stadt di Vienna del 1244 fa di loro menzione (1), e Rodolfo imperatore prometteva ai loro mercanti piena libertà e sicurezza ne’ suoi Stati (2). La comunicazione dell’ Austria coll’ Italia seguiva anticamente per la via di Aquileja, più tardi pel Trivigiano e Bellunese (3) ; al principio del secolo XIV ottenevano sette privilegi per le strade di Alemagna, cioè dai re di Germania, dal duca di Baden, da quello di Carintia, dal conte di Gorizia, dal conte di Treviso, da Gerardo e Rizzardo da Camino, dal vescovo di Ceneda (4). E poco tardarono a mettersi in relazione perfino con Bresla-via, ove sappiamo che la casa Marco e Bartolomeo Paruta avendo un credito di 218 fiorini da un Francesco Dumloz, mandò un suo incaricato, il quale seppe ottenere che due parenti del debitore e un Pietro Hanke pagassero il debito (5). Di là ritiravano i Veneziani in cambio delle loro merci per lo più i metalli della Slesia. Recavansi nella Fiandra, specialmente a Brugges pei panni, nell’ Inghilterra per lo stagno e per le lane, altri panni acquistavano in Francia, ma particolarmente frequentavano i Saraceni d’Africa e di Spagna, da dove caricavano cotoni, cuoi (il famoso cordovano), zafferano ecc. Nell’ Egitto, nella Sicilia, nella Siria, provvedevano lo zucchero di grande consumo nel medio evo, nè taceremo dell’ allume, di tanta importanza per la fabbricazione del vetro e per le tintorie, e che andavano a prendere particolarmente presso Iconio nella Caramania, ove fin dal secolo XIII troviamo un Genovese, Nicola da San- (1) Hormayr Taschenbuch fiir die Vaterlands Geschichte, 1812, pagina 17. (2) Lett, al doge Giov. Contarmi. (3) Vedi il trattato con Treviso 1265, in Verci t. II, p. 92, fraidocum. (4) Commemoriali I. (5) Hullmann, Städtewesen, t. I, p. 363.