184 po Yiaro, Gerigotto (1). Ottenne inoltre la Repubblica per compera dal marchese di Monferrato l’importantissima isola di Candia (1204). Acquistata Corfù, fu auch’ essa conceduta in feudo ad alcuni nobili veneziani coll’ obbligo di mantenere del proprio venti cavalieri e quaranta scudieri per ciascheduno e di pagare certo tributo (2). Ma passò appena un decennio che l’isola venne sotto la signoria di Michele despoto del-1’ Epiro, poi passò nei regnanti di Napoli, nè tornò ai Veneziani che nel 1386. Modone e Corone ebbero ciascuna un castellano. Altre lerre furono lasciate o date in feudo ai signori greci che le possedevano, come Adrianopoli a Teodoro Brana (1207) (3), Durazzo a Michele Comneno (1208 e 1210) (4), altre ancora furono conferite a signori franchi» come Goffredo di Villehardouin che ricevette in feudo dalla Repubblica l’Acaja (1209) (5). Negroponte da Jacopo d’A vestiari fiammingo, passò diviso in tre parti a Ravano delle Carceri (che ne fece omaggio ai Veneziani) (6), a Pecoraro de’ Pecorari di Mercanovo e a Giberto da Verona. Il doge assunse quindi il titolo di doge (1) Debbo queste notizie, per le quali molte indicazioni de’ Cronisti o degli storici vengono rettificate, alla compiacenza del cbiar. dott. Carlo Hopf, che sullo studio fatto negli Archivi! pubblicherà una Storia del dominio de’Franchi nella Grecia (Geschichte der Fränkischen Herrschaft in Griechenland 1204-1566.) (2) Codice Trevisàneo, docum. del 1207 e Pacta II, p. 150. I nobili nominati anche nel libro Albus, furono Angelo Acotanto, PietroMichiel, Stefano Foscarini, Giberto Quirini, Ottaviano Firmo, Jacopo Seio, Marin Capitincollo, Jucalino Staniario, Simon Bono e Giovanni de Ato. (3) Cod. Trevisàneo al Museo Correr. (4) Pacta I, 114 e II 140: Goncessistis mihi et heredibus mei et nomine feudi dedistis terras que vestri jurig sunt, qnas ego tenebam quando Marinus Valeresms vir nobili# dux Dyrachii venti ad me. (5) Pacta. (6) rada II, 140 e 141 an. 1209.